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Le Iene, "qualcuno sapeva". Charlotte Angie, la testimonianza e il sospetto: cosa c'è dietro, davvero?

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Davide Fontana non si è fermato solo all’omicidio di Carol Maltesi. Dopo la sua morte avrebbe anche cercato di guadagnare soldi sfruttando i profili social della ragazza. In un’intervista andata in onda a Le Iene, Juan e Ginevra, colleghi della vittima, raccontano la vicenda. Il collega spiega che dopo la scomparsa dell’amica, sul suo profilo di Only Fans, è comparso un annuncio. Qui viene spiegato che tutti i contenuti prodotti fino a quel momento sarebbero stati spostati nel profilo di Davide Fontana. Sempre sulla stessa piattaforma, nei giorni successivi al ritrovamento del corpo, viene postato un video con Carol. “Questa ragazza era sparita già da almeno una settimana e forse di più e lui continuava ancora a pubblicare video di lei. Stavano sempre insieme. Non ti fai due domande se è sparita?", afferma Juan. E ancora: "Possibile che nessuno sapesse?". Il sospetto, insomma, è che Davide Fontana possa avere avuto dei complici. O che qualcuno sapesse, ma ha taciuto.

 

 

Altre colleghe della vittima raccontano che, sempre nei giorni in cui Charlotte Angie era scomparsa, continuavano a ricevere messaggi dalla vittima: “Dei nostri colleghi avevano ricevuto dei messaggi da lei, addirittura di collaborazioni. Arrivavano messaggi sia dal profilo di Carol sia dal profilo di Davide” spiega Ginevra. Il tutto verrà poi confessato dal killer: era lui a scrivere i messaggi.

 

 

Continua Ginevra: “Alcune nostre colleghe ci hanno mandato gli screen di queste conversazioni dove Davide scriveva loro dicendo di scrivere a Charlotte perché poteva assicurare che era una persona fidata. E lei rispondeva a questi messaggi: "Sì, è una persona affidabile". Secondo quanto riporta Fanpage le indagini proseguono. Difficile ora dire il motivo che ha spinto l’assassino a fingersi Carol per più di due mesi. Magistrati e Carabinieri sono ora al lavoro per sciogliere ogni dubbio.

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