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Napoli, l'ultimo scandalo: i 30 milioni di euro ai centri sociali. Che fine fanno i soldi del Pnrr

Paolo Brambilla
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La sinistra al Sud regala i fondi del Pnrr ai centri sociali. E a "Potere al Popolo". Proprio così, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha approvato una delibera di giunta che impegna 16 milioni di euro per la riqualificazione dell'Ex Ospedale psichiatrico giudiziario. Si tratta di uno dei centri sociali più famosi e rinomati d'Italia, noto come "Ex Opg-Je so pazzo", occupato sette anni fa e attivissimo sul territorio napoletano.

Per anni bacino elettorale di Luigi De Magistris, che nel 2016 legalizzó l'occupazione con la discussa delibera "Beni Comuni", a cui tra l'altro Pd e Cinquestelle si opposero con vigore. Hanno cambiato idea i giallorossi, visto che con delibera di giunta del 30 marzo (approvata poi in Consiglio Comunale) il sindaco Manfredi ha destinato 16 dei 301 dei fondi "Pnrr, Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) e Horizon 2020" proprio all'Ex Opg, furbescamente senza mai nominare gli occupanti. Si legge in delibera: "Rigenerazione e valorizzazione dell'ex Ospedale psichiatrico giudiziario".

 

 

BACINO ELETTORALE - L'amministrazione intende ristrutturare e poi riaffidare il palazzone agli occupanti, come confermato dal consigliere di maggioranza Sergio D'Angelo al quotidiano Cronache di Napoli: «I lavori saranno fatti ma l'esperienza dell'ex Opg non è in discussione. Ovviamente le opere dovranno essere eseguite in sicurezza e bisognerà studiare un sistema per tenere aperto il cantiere senza sgomberare la struttura».

Tra le stranezze di questa vicenda, un caso lampante: l'ex Opg è anche la sede del partito di estrema sinistra Potere al Popolo (ha preso l'1% alle Politiche 2018), che dimora proprio in via Imbriani 218 a Napoli.

 

 

C'è un altro progetto già finanziato che fa scalpore. Si tratta della riqualificazione di Lido Pola, un'ex struttura balneare di Bagnoli, proprio di fronte alla vecchia acciaieria Ilva, nel Sin dell'area ex Italsider. Occupato nel 2013, fu poi legalizzato sempre da De Magistris. Vediamo rapidamente di che si tratta. Il progetto si chiama "Polars", presentato dal Comune di Napoli su Bagnoli all'interno della manifestazione di interesse sugli «ecosistemi dell'innovazione del Mezzogiorno» promossa dall'Agenzia per la Coesione Territoriale nell'ambito del Pnrr. L'idea è strutturare un centro di ricerca sul mare. È promosso dal Cnr in collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, l'Ingv, il Comune e, in rappresentanza della Comunità del Lido Pola cui è affidato l'omonimo bene, Il Quadrifoglio, associazione Caracol e associazione Jolie Rouge Aps. L'investimento è di 14 milioni di euro.

NEL SILENZIO GENERALE - Quindi, il sindaco amico di Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza vuole ristrutturare casa ai centri sociali con 30 milioni di euro. Con i soldi stanziati dell'Ue per la pandemia. E qualche kompagno barricadero potrebbe anche trovare finalmente lavoro, aum aum. Tutto nel silenzio generale, forse Mario Draghi quando ha firmato il Patto per Napoli non ci ha fatto caso. Chissà. 

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