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Bollettino, il vero volto di Omicron: "Contagi e decessi aumentati di oltre il 20%", cifre pericolose

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, sebbene l’ultimo report della Fondazione Gimbe evidenzi una crescita dei contagi del 22,7% e dei decessi del 20%. Segno che Omicron e le sue sottovarianti circolano ancora con forza e soprattutto con una certa letalità, con cui il Paese sta ormai imparando a convivere. Per questo stanno cadendo anche le ultime restrizioni anti-Covid, anche se il ministro Roberto Speranza ha reso noto che le mascherine rimarranno obbligatorie al chiuso fino al 15 giugno nel trasporto pubblico, negli ospedali e negli eventi al chiuso.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 28 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 69.204 contagiati, 55.773 guariti e 131 morti a fronte di 441.526 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15,7% (-0,2 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario, la pressione è piuttosto costante ma bassa: oggi il saldo dei ricoverati Covid in reparti ordinari è -79 (10.076 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -12 (382) a fronte di 46 nuovi ingressi.

 

 

A commentare il report Gimbe sull’aumento di contagi e decessi è stato Massimo Galli: “Sfatiamo il mito che Omicron sia solo una passeggiata di salute. Gli attuali morti per Covid sono, da tempo, persone che si sono infettate con questa variante e i suoi discendenti. E se il denominatore delle infezioni aumenta, il numeratore dei morti cresce in proporzione, pur in una condizione in cui il virus è meno aggressivo. Non si può sottovalutare”, ha chiosato l’infettivologo.

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