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Il vaiolo delle scimmie esplode in Italia: il numero di casi in pochi minuti. Ora è panico: cosa si rischia

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Il vaiolo delle scimmie arriva in Italia. Dopo i 14 casi rilevati in Portogallo, i 9 in Gran Bretagna e i 7 in Spagna, spunta una prima segnalazione all'ospedale Spallanzani di Roma. Qui è stato registrato il primo caso, e altri due contagi sospetti, di monkeypox virus: si tratta di un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell'Umberto I. La persona, fanno sapere dall'ospedale, "è attualmente ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali" e "sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti". L'istituto spiega che il "quadro clinico è risultato caratteristico e il monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee". 

A lanciare per primo l'allarme era stato Matteo Bassetti, che su Facebook metteva in guardia: "Il vaiolo delle scimmie non è grave e viene generalmente curato entro poche settimane. I sintomi con cui si manifesta sono soprattutto febbre, mal di testa e dolori muscolari e alla schiena. È possibile che in alcuni casi si presenti anche un'eruzione cutanea con caratteristiche simili alla varicella o alla sifilide".

Però, era il monito, "bisogna agire rapidamente e uniti. Non possiamo permetterci una nuova epidemia". L'infezione raramente colpisce gli uomini. Tra le principali cause di trasmissioni il contatto con fluidi corporei o con croste di esemplari infetti, la condivisione di biancheria e contatto "faccia a faccia" prolungato. Al momento la salute dei pazienti sospetti evolve "favorevolmente". anche se è necessario mantenerli "sotto osservazione" per la possibilità che qualcuno possa aver bisogno di un ricovero. 

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