Cerca
Logo
Cerca
+

Zelia muore a 37 anni dopo il vaccino AZ: "Trombosi cerebrale", la sentenza che cambia la storia

  • a
  • a
  • a

Zelia Guzzo, docente di 37 anni, morì a causa di una trombosi celebrale dopo il vaccino di Astrazeneca. Adesso la famiglia verrà risarcita dallo Stato per 77mila euro. Si tratta - come riporta il Fatto Quotidiano - della prima volta in cui viene riconosciuto l’indennizzo previsto dalla legge 210 del 1992 per un vaccino Covid-19. "Già i consulenti tecnici della Procura di Gela lo avevano accertato, adesso si aggiunge un ulteriore tassello, il riconoscimento dello Stato, quasi un’ammissione di responsabilità, che conferma il nesso causale tra la somministrazione del vaccino Astrazeneca e il decesso di Zelia, e procederà a risarcire gli eredi”, ha spiegato l’avvocato Valerio Messina.

 

 

 

La Guzzo aveva ricevuto la prima dose il 1° marzo 2021 e poi era morta nell’ospedale di Caltanissetta il 24 marzo. La procedura per l'indennizzo, però, era stata bloccata due volte: la prima nell’ottobre 2021 dalla commissione del dipartimento militare di medicina legale di Messina perché “non esiste letteratura scientifica” che consenta di “esprimere pareri riguardo la correlazione di eventuali danni e la vaccinazione Covid-19"; la seconda dal ministero, che riteneva “inammissibile” il ricorso. Poi il dietrofront: l'11 maggio la commissione militare appura "la sussistenza di nesso di causa tra la somministrazione vaccinale e gli eventi fisiopatologici che portarono al decesso della Guzzo".

 

 

 

Sul risarcimento, poi, l'avvocato ha detto: "Si tratta di una somma quasi ridicola, incongrua, che non potrebbe mai ripagare la perdita che hanno sofferto il marito e i familiari di Zelia, una donna di 37 anni che ha lasciato un bimbo di un anno e mezzo. Continueremo a chiedere che si faccia luce e giustizia”.

 

 

 

Dai blog