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Elena Del Pozzo, "cosa mostrano i filmati": il dettaglio-horror, perché la madre è crollata

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Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni che era stata data per scomparsa nel Catanese, è stata trovata priva di vita in un campo incolto, a circa 200 metri dalla casa della madre. Quest’ultima ha ceduto alle pressioni degli investigatori e ha confessato di aver ucciso la figlia: era stata lei a denunciarne la scomparsa, o meglio il rapimento che a suo dire era stato messo in atto da tre uomini incappucciati, uno dei quali armato.

 

 

Diverse però le “anomalie” riscontrate dagli investigatori sulla ricostruzione della donna: “Stanotte ha subito un lungo interrogatorio - ha affermato Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, all’Agi - e le erano state contestate varie incongruenze. E stamattina ha fatto ritrovare il cadavere. Adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni presumibilmente confessorie”. Secondo quanto rivelato da una fonte vicina agli inquirenti, a far crollare la donna sarebbero state le riprese delle telecamere: o meglio, le non riprese, dato che dai video non era emerso nulla di vagamente sospetto.

 

 

E quindi nel corso della notte la tesi del rapimento è via via crollata, con la 23enne che ha fatto ritrovare il cadavere della figlia. Sconvolti i parenti, con la nonna paterna che ha dato la sua versione: “Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati. Non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa. Quando hanno litigato non voleva andare via da casa, un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani”.

 

 

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