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Elena Del Pozzo, la nonna sulla madre-killer: "Pensavamo fosse autistica", la testimonianza-choc

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È arrivata anche la versione della nonna della piccola Elena Del Pozzo, la bambina scomparsa ieri pomeriggio, lunedì 13 giugno, e ritrovata morta oggi in un campo incolto non lontano da casa. Il tutto dopo la confessione dell’omicidio da parte della madre, la 24enne Martina Patti. Proprio lei nel giorno della scomparsa aveva finto un rapimento della piccola, parlando di un fantomatico rapimento da parte di "uomini incappucciati". E ora, dopo la tragedia, ecco che la nonna, Rosaria Testa, ha portato la sua straziante e inquietante testimonianza: "Lei è sempre stata così, strana e fredda. Tanto che noi pensavamo fosse autistica. Non mostrava segni di affetto e non era empatica, nemmeno nei confronti della bambina", ha sottolineato.

La nonna ha raccontato che due notti fa la bambina aveva dormito a casa sua e che era stata proprio lei ad accompagnarla all'asilo il giorno della sua scomparsa. Ad andarla a prenderla a scuola era stata invece la madre. Da quel momento il buio. "In un primo momento abbiamo creduto alla storia degli incappucciati e non abbiamo mai pensato che potesse essere stata lei. Quando ha chiamato mio figlio, lei gridava e ha raccontato che qualcuno le avrebbe puntato una pistola", ha proseguito la nonna nel suo racconto.. 

La signora ha poi continuato: "L'anno scorso sapevamo che aveva dato botte alla bambina e l'ho anche vista con i miei occhi, ma noi ieri escludevamo che fosse stata lei ad avere fatto una cosa del genere. Fino a ieri l'abbiamo difesa, ma i carabinieri avevano già concentrato i sospetti su di lei". La nonna ha descritto la nuora come una ragazza autoritaria che decideva lei quando farle vedere la nipote: "Non avevamo fatto ricorso al giudice perché siamo una famiglia pacifica. Ho sempre detto a mio figlio di non fare niente e provare ad accordarsi". I genitori della piccola Elena erano infatti separati a causa dei tradimenti di lui. 

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