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Torre del Greco, "Francesco non è morto annegato": cosa rischia la madre

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L'autopsia parla chiaro: il piccolo Francesco non è morto annegato. Il bimbo di due anni e mezzo trovato senza vita sulla spiaggia di Torre del Greco lo scorso 2 gennaio, sarebbe morto per soffocamento. Un vero e proprio colpo di scena che riscrive questa tristissima vicenda che ha sconvolto un'intera famiglia e un'intera comunità. Secondo quanto riportato dal consulente della Procura di Torre Annunziata, il piccolo sarebbe deceduto per "soffocamento attraverso l'occlusione di naso e bocca". Il perito avrebbe inoltre rintracciato nel corso dell'esame autoptico filamenti di cellulosa vegetale proprio nei bronchi del bambino. Le tracce sarebbero compatibili con quelle rilasciate ad esempio da un fazzoletto di carta, come riporta Repubblica. Intanto Adalgisa Gamba da circa sei mesi si trova in carcere nel penitenziario femminile di Pozzuoli con l'accusa di aver ammazzato il figlio. "I risultati dell'esame autoptico - spiega l'avvocato - gettano delle ombre sulle responsabilità di Adalgisa sull'orribile morte del figlio". Il marito della donna, sin dal primo momento, ha sempre puntato il dito contro la consorte accusandola di avere progettato l'omicidio di Francesco. L'uomo avrebbe anche urlato alla donna "Sei pazza, hai ucciso mio figlio, avresti dovuto ammazzarti tu". "Voglio sottolineare - precisa l'avvocato Del Giudice - che Adalgisa non ha mai confessato l'omicidio e anche che è completamente errata l'interpretazione dei messaggi in chat i quali evidenzierebbero l'odio che la madre nutriva per il piccolo". Ora i nuovi accertamenti complicano la posizione della mamma del piccolo Francesco che dovrà ulteriormente spiegare i dettagli su quel terribile 2 gennaio ai magistrati. 

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