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Bollettino e reinfezioni, "non ne usciremo mai": il dato che fa tremare l'Italia

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La situazione epidemiologica dell’Italia è sotto controllo per quanto riguarda la pressione ospedaliera e lo sviluppo della malattia grave (su questo, il vaccino funziona eccome, con il booster che offre una copertura dell’86%), ma la nuova ondata di casi di Covid non tende ad arrestarsi. Colpa di Omicron e delle sue sottovarianti che, combinate al “liberi tutti” e all’abbandono delle mascherine, stanno facendo molti danni dal punto di vista del contagio.

Il bollettino di oggi, sabato 2 luglio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 84.700 contagiati, 49.322 guariti e 63 morti, a fronte di 325.588 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 26% (-1,3 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario, la pressione rimane ampiamente gestibile nonostante l’aumento di ingressi ospedalieri legati al Covid: oggi il saldo dei ricoverati in reparti ordinari è +205 (7.035 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +11 (275) a fronte di 40 nuovi ingressi.

“Non ne usciremo mai: la percentuale delle reinfezioni di Covid è in aumento”, si legge su Dagospia, che fa notare come negli ultimi sette giorni la percentuale di reinfezioni sia pari al 9,5% rispetto all’8,4% di sette giorni fa. Tra l’altro non vengono conteggiati tutti quei positivi che si fanno un tampone a casa senza comunicare l’esito. La buona notizia resta appunto quella connessa al vaccino, che continua ad avere un’alta protezione contro la malattia grave.

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