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Sharm el Sheik, la rivelazione choc sulla morte del bimbo: "Ecco cosa facevano coi bicchieri"

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Sulla struttura teatro della morte del piccolo Andrea Mirabile ci sono ancora forti dubbi. La famiglia palermitana arrivata a Sharm el Sheik per trascorrere le vacanze non ha mai abbandonato il resort, ergo tutto ciò che è accaduto al bimbo e al papà deve essere partito inevitabilmente da qualcosa consumato all'interno dell'hotel. Le indagini proseguono e oggi la moglie incinta insieme al marito rientreranno in Italia. Ma in questo momento sono state raccolte diverse testimonianze di altri ospiti della struttura che in questi mesi hanno passato qualche periodo all'interno del resort. E come riporta il Corriere una su tutte stupisce abbastanza. Ed è quella di una influencer, Elisa Gileri che ha dato un quadro inquietante della situazione: "Ho letto ieri la notizia - racconta - e sono stata malissimo, anche perché ho ripensato a molte cose che non mi hanno convinto della vacanza".

 

 

Parole che lasciano intendere una cosa molto chiara: qualcuno, oltre alla famiglia colpita da una sospetta intossicazione alimentare, ha avuto problemi nella struttura: "C'erano lavori ovunque. Nel ristorante sulla spiaggia abbiamo notato alimenti tenuti fuori dal frigorifero e uccelli che zampettavano tra il cibo. Il primo giorno, poi, ci hanno dato dei bicchieri di carta: abbiamo visto che dopo l'uso venivano solo sciacquati sotto l'acqua corrente. A quel punto abbiamo preteso che ce li dessero di plastica usa e getta".

 

 

Infine il dettaglio più inquietante: "Più volte ho sentito attraverso la porta delle toilette vicine alla reception persone che vomitavano. Io e il mio fidanzato abbiamo avuto mal di pancia e crampi - racconta - ma lo abbiamo attribuito agli sbalzi di temperatura dovuti all'aria condizionata. A questo punto e alla luce di quel che è accaduto è normale chiedersi se non sia invece dipeso dal cibo". 

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