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Sharm el Sheik, il sospetto sulla morte di Andrea: cosa non ci stanno dicendo

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La morte del piccolo Andrea Mirabile ora diventa un giallo. Il bimbo deceduto in Egitto a Sharm el Sheik mentre si trovava in vacanza con i genitori avrebbe bevuto o mangiato qualcosa che avrebbe scatenato l'intossicazione alimentare. Per capire cosa sia davvero successo nel resort, bisogna attendere il risultato dell'autopsia. I risultati di quella egiziana arriveranno solo tra uno, due mesi. Ma di fatto la famiglia del piccolo potrebbe anticipare i tempi dando il via libera a un esame autoptico dopo l'arrivo della salma in Italia previsto per domani con un volo su Fiumicino e poi per Palermo. A questo punto però bisogna ricostruire tutti i passaggi di questa vacanza finita in tragedia.

 

 

Secondo alcune indiscrezioni i familiari del piccolo avrebbero dei dubbi sulla tempestività dei soccorsi. Dopo un primo malore la reception dell'hotel ha dirottato la famiglia sulla guardia medica. Ma i medici presenti nel piccolo presidio dopo aver prescritto un farmaco contro le intossicazioni alimentari hanno chiesto ai genitori e al piccolo Andrea di ripassare in un secondo momento. Solo dopo qualche ora e su insistenza della mamma del piccolo è stata chiamata un'ambulanza per il trasporto in ospedale. I segni dell'intossicazione però erano molto evidenti: febbre, tremori e vomito. La domanda è sempre la stessa: se fossero stati portati prima in ospedale, si sarebbe potuto evitare il peggio? Intanto emergono alcuni sospetti sulle possibili cause dell'intossicazione.

 

 

 

A quanto pare all'interno dell'albergo solo la famiglia Mirabile sarebbe stata colpita da malessere. La pista che più appare praticabile porta al botulino. Ma al momento, da fonti egiziane c'è il massimo riserbo sulla vicenda. Per avere un quadro chiaro di tutto bisognerà attendere gli esami sul papà di Andrea che verranno effettuati al policlinico di Palermo e il risultato dell'autopsia. 

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