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Sharm el Sheik, perché Andrea è morto: le indiscrezioni sull'autopsia

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L'autopsia sul piccolo Andrea Mirabile è stata compiuta. L'esame effettuato a Palermo ha un obiettivo chiaro: spiegare una volta e per tutte il perché della morte del piccolo. Di fatto il bambino deceduto a Sharm el Sheik mentre si trovava in vacanza con la sua mamma e il suo papà potrebbe aver ingerito una sostanza velenosa o qualcosa che avrebbe provocato una fortissima reazione dell'organismo, tale da provocarne la morte. Come è noto anche il papà ha accusato un malore e ora si trova ricoverato al Policlinico di Palermo in terapia subintensiva. Lo "Studio Legale Associato Giambrone & Partners" si è affidato al professore Paolo Procaccianti per l'esame decisivo.

 

 

 

Al momento i periti hanno chiesto novanta giorni di tempo per consegnare le conclusioni sull'esame autoptico. Il collegio è composto da un medicol legale, da un anatomo patlogo e da un pediatra. Queste tre figure daranno tutte le risposte alla morte del bambino. Le ipotesi sul campo, come abbiamo ricordato, sono quelle di intossicazione alimentare o l'assunzione di una sostanza velenosa.

 

 

 

Se questa seconda ipotesi fosse confermata, di fatto bisognerebbe accertare in che modo sostanze velenose possano essere finite tra i piatti del resort di Sharm El Sheik. Intanto le condizioni di Antonio Mirabile, il papà di Andrea migliorano. Ma resta comunque ricoverato, mentre la moglie, Rosalia Manosperti è già stata dimessa. 

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