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Razzo cinese in caduta verso la terra, "quali zone d'Italia rischiano"

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Il razzo cinese fuori controllo nello spazio e in caduta libera verso l'atmosfera terrestre potrebbe colpire anche l'Italia. Di ora in ora si fanno sempre più accurate le previsioni sul punto d'impatto dello stadio centrale del "Lunga marcia 5B", questo il nome del razzo spedito in orbita da Pechino, in rientro incontrollato in atmosfera. Le ultime stime aggiornate, elaborate dall'americana Aerospace Corporation, collocano l'evento intorno alle 20:26 (ora italiana) di sabato 30 luglio, con un'incertezza di circa 6 ore. La situazione rimane comunque in evoluzione: il margine di errore rimarrà sostanziale fino all'ultimo. 

 

 

 


Oltre all'orario di impatto di quel che resterà del razzo made in China, c'è ovviamente apprensione per i luoghi che potrebbero venire interessati dalla pioggia di detriti spaziali. In base alle previsioni attuali di caduta, la Protezione Civile ha fatto sapere che, dalle misurazioni, non si possono ancora escludere tre differenti traiettorie verso l'Italia. Queste ultime potrebbero interessare il Centro-Sud, in particolare Lazio (da Latina verso Sud), Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.  

Il timore degli esperti occidentali è che il razzo cinese, a causa della sua componentistica, non si bruci integralmente una volta rientrato nell'atmosfera terrestre. "Il problema con i razzi cinesi è nella loro progettazione rischiosa e irresponsabile dei lanci - accusa Jonathan McDowell, un esperto di Harvard -. Di solito, gli scarti dei razzi rientrano subito dopo il decollo senza entrare in orbita, così da evitarne la dispersione e una eventuale precipitazione su un punto non sicuro, quelli cinesi invece no". Minimizza i rischi invece il ministro degli Esteri cinese secondo cui la probabilità di danni a qualcosa o qualcuno è "estremamente bassa".  Resta però un condizionale non troppo rassicurante, a fronte di 21 tonnellate di metallo lanciate a tutta velocità verso l'Italia del Sud.

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