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Papa Francesco, la voce che scuote il Vaticano: "Quando si dimette"

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Aspetta la morte di Benedetto XVI per dimettersi: due papi emeriti sono troppi per Santa Romana Chiesa. Francesco, sia pure costretto alla quasi immobilità, deve tenere duro. Lo rivela il retroscena di Italia oggi che racconta di un pontefice sempre più stanco che, come il suo predecessore, sa di essere impossibilitato a reggere il peso del papato, tra incontri, viaggi, udienze. Francesco non ha mai nascosto di avvertire pulsioni di rinuncia: la malattia che da mesi l'affligge lo costringe alla sedia a rotelle gli impedisce di fare il suo "lavoro". Ma non è il momento giusto per lasciare.

 

 

Ecco allora che Papa Francesco, secondo Cesare Maffi, ha rinviato ogni decisione a un futuro che non sarà immediato, ma che si potrà avverare il giorno in cui aveva termine la vita di Benedetto XVI, impedendo la coincidenza di ben tre pontefici o ex pontefici in vita. Pessimo, al riguardo, è il precedente dei tre papi in carica nel 1409, dopo il concilio di Pisa. Del resto manca qualsiasi disciplina vaticana dedicata a chi rinunci al pontificato: tutto resta affidato a chi è stato pontefice e, in buona sostanza, assume le decisioni concrete sui rimanenti anni in cui resta in vita.

 

 

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