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Alberto Balocco, come è morto: le bici intatte e quel fulmine maledetto

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Alberto Balocco ha perso la vita insieme a un amico, Davide Vigo, mentre trascorreva una giornata sulle montagne, tra Pragelato e Sestriere. Fatale il temporale che li ha colti di sorpresa e che non ha lasciato loro scampo: non c’era assolutamente nulla nei dintorni per trovare riparo o almeno fare da parafulmine, neanche un albero o un palo.

 

 

E così un fulmine si è scaricato proprio sulle loro bici elettriche, uccidendo l’amministratore delegato dell’industria dolciaria di famiglia e il suo amico. Soltanto un paio di giorni fa Balocco aveva compiuto 56 anni: lascia la moglie e tre figli. Una tragedia davvero sfortunata, dato che la dinamica non ha lasciato alcuno scampo ai due ciclisti: a trovarli privi di vita è stato un automobilista che stava percorrendo la strada sterrata per salire al rifugio dell’Assietta. Immediata la chiamata dei soccorsi, che però non hanno potuto far nulla per rianimare Balocco e l’amico.

 

 

Le biciclette erano intatte, quindi è stato subito chiaro che la causa dell’incidente mortale era da ricercare nei fulmini che si erano abbattuti in quella zona poco prima. “Siamo sconvolti da questa tragedia improvvisa - è stato il cordoglio di Alberto Cirio, governatore del Piemonte - che colpisce un amico, un imprenditore simbolo della nostra terra, che ha portato il Piemonte nelle case di tutto il mondo”.

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