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Marche, il meteorologo: "La verità sulle previsioni", confessione-choc

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Cla.Osm.
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«Non possiamo fermare acqua e vento, rimanete tutti in casa e ai piani alti». Senigallia si sveglia, di nuovo, nel fango. Il sindaco Massimo Olivetti (centrodestra) non ci gira attorno: «La città è nel fango e questo aumenta la pericolosità». Ieri ha piovuto ancora e, anche se le previsioni sono incoraggianti il livello del Misa, il fiume della cittadina marchigiana, è ancora preoccupante.

Tra le province di Pesaro - Urbino e Ancona si abbatte un tornado: a Jesi, a Fano, nella stessa Pesaro. Alberi caduti e giardini sradicati, danni e disagi. Mentre a Pescara il forte vento ha fatto finire, in diversi incidenti, tre persone in prognosi riservata.

 

E intanto sale la conta delle vittime di questa maledetta alluvione che da tre giorni tiene in scacco le Marche: sono 11, adesso. Ieri pomeriggio viene identificato ad Arcevia il cadavere di Michele Bomprezzi, 47 anni: quando l'acqua lo ha travolto era alla guida della sua auto, ripescata proprio nel Misa. All'appello mancano ancora il piccolo Mattia, di soli 8 anni, e la 56enne Brunella Chiù. Anche lei stava guidando quando è iniziato il pandemonio. Le ricerche vanno avanti pure di notte, con la luce delle fotoelettriche. Si scava. Si spala. Occhi bassi e visi tirati. Ognuno aiuta come può. La famiglia Della Valle mette a disposizione un milione di euro «a sostegno delle popolazioni colpitea»; l'Abi (l'Associazione bancaria italiana) sospenderà «i mutui» a chi vive nelle zone alluvionate «sulla base del protocollo sottoscritto con la Protezione civile». Una falla nell'argine del Misa preoccupa Senigallia: un metro e mezzo di rottura che, in caso di piena, potrebbe diventare un guaio.

 

Nel tardo pomeriggio smette di piovere e i carabinieri entrano negli uffici della Regione per acquisire i documenti che saranno utile alle indagini aperte, venerdì, sull'alluvione. Si tratta di una prassi normale, fanno sapere, per ricostruire gli eventi: non ci sarebbero sequestri in vista. Il fascicolo a carico di ignoti ha su scritto "omicidio e inondazione colposi", non è una passeggiata. Mentre intanto Antonio Sanò, fondatore e Direttore de IlMeteo.it, risponde alla domanda sulla bocca di tutti, "perché l'alluvione non è stata prevista?": «Il centro meteorologico più affidabile del mondo è il Centro Europeo ECMWF, che peraltro ora ha portato la sede a Bologna. Grazie ai computer più potenti e ai sistemi più avanzati, qui vengono prodotte ogni giorno le previsioni per tutto il mondo, e tutti i servizi meteo del pianeta si servono da questo centro». Tuttavia, «le celle autorigeneranti non sono ancora descritte matematicamente nei modelli di calcolo dei centri meteo pertanto non possono assolutamente essere previste né nella loro localizzazione né nella loro intensità».

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