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Ratzinger, la soffiata del vaticanista: "Un brutto segnale"

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Papa Francesco ha invitato a pregare per il Papa emerito, Joseph Ratzinger, spiegando al mondo che le sue condizioni si sono aggravate. Una circostanza poi confermata dal capo della Sala stampa in Vaticano, che ha attribuito il peggioramento di Benedetto XVI all'avanzare della sua età. Una notizia ovviamente di portata globale e che sta catalizzando tutte le attenzioni. E di Ratzinger, così, se ne parla anche a Tagadà, il programma del pomeriggio su La7, condotto da Alessandro Orsingher.

Ospite in collegamento, direttamente da piazza San Pietro, ecco il vaticanista Fabio Zavattaro, che sottolinea come la visita di Francesco a Ratzinger, dopo aver parlato delle condizioni del suo predecessore, sia un segnale tutt'altro che positivo. "L'invito a pregare per il Papa era già arrivato altre volte. Il fatto che lo vada a visitare non è un buon segnale - spiega Zavattaro -. Aver sottolineato l'aggravarsi della situazione ci fa pensare che la situazione sia veramente grave. Qualche tempo fa, non molto, mi veniva detto da una persona in Vaticano che Papa Benedetto è come una candela che si sta spegnendo lentamente, ricordiamo che ha 95 anni".

Dunque, interpellato da Orsingher sul rapporto tra i due Papi, il vaticanista ricorda: "Durante il primo viaggio di Francesco in Brasile, poco dopo la sua elezione, a una domanda sul rapporto con Ratzinger, disse che è come avere un nonno in casa a cui rivolgersi e chiedere consigli. E questo chiedere consigli è proseguito nel tempo. Credo che le voci su una contrapposizione su due papi siano più che altro costruite ad arte su chi vuole spingere da una parte o dall'altra il pontificato o meglio le opinioni dei due papi", conclude Zavattaro.

Tagadà, l'intervento di Zavattaro: le condizioni di Ratzinger

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