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Meteo, irrompe il freddo polare: clamoroso, dove nevicherà

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La perturbazione atlantica che domenica 8 gennaio ha raggiunto le Alpi occidentali si è estesa in serata verso est, coinvolgendo tutto l'arco alpino. Riporta il sito 3bmeteo che nella mattinata di lunedì 9 i fiocchi cadono ancora sui settori più orientali, mentre più ad ovest si assiste a una pausa. La quota neve è oscillata intorno ai 700/1000 metri, ma a tratti i fenomeni nevosi si sono spinti più in basso, anche fino a 600 metri sull'alta Val d'Adige, Venosta e confini alto atesini.

I maggiori accumuli si sono avuti sui settori più occidentali della Valle d'Aosta, con punte anche di 40 cm a 2000 metri di quota sulla zona del Monte Bianco, mentre lo strato di neve fresca si riduce notevolmente spostandosi verso est.

Neve anche in Piemonte, con circa 15 cm sul Verbano a 1500 metri, 20 cm sulle valli torinesi.In Lombardia caduti circa 10-20 cm a 1200 metri, anche di più a quote superiori, mentre in Trentino, Alto Adige, Veneto e Friuli VG il manto fresco non supera i 5/10 cm.

 

 

Continuerà a nevicare sulle Dolomiti venete e friulane fino al pomeriggio, anche fino a sera sulla Giulia dove sono attesi i fenomeni più intensi, con la quota neve che oscillerà intorno agli 800m. È in corso una pausa sul resto dell'arco alpino, in attesa però di un nuovo fronte che nel pomeriggio raggiungerà il settore occidentale dando luogo a una ripresa delle nevicate su Alpi piemontesi e Valle d'Aosta oltre i 700/900 metri. In serata fiocchi in arrivo anche sui rilievi lombardi e quota neve in calo anche fino a 600/700m. 

La quota neve è in abbassamento sull'Appennino nel corso del mattino di lunedì, con fiocchi che cadono dai 1300/1400m sul settore centro-settentrionale, in abbassamento fino a 1200m in serata. Nevicate anche copiose sono attese sul settore laziale, mentre andranno attenuandosi tra il pomeriggio e la sera su quello toscano ed emiliano. 

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