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Utero in affitto, "Io, gay, sono contrario". Schlein nei guai

Francesco Capozza
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I gay sono solo di sinistra? La destra italiana è omofoba? E ancora: gli omosessuali sono tutti a favore della maternità surrogata e della trascrizione alle anagrafi comunali dei figli di coppie dello stesso sesso come qualcuno, scendendo platealmente in piazza, vorrebbe far credere? La risposta a tutti questi interrogativi è la stessa: no! Chi scrive è omosessuale dichiarato, di destra e contrario ad entrambe le questioni citate che tengono banco da settimane in tutti i talk show e sui giornali. E da omosessuale di destra non sono mai stato né emarginato né, tanto meno, penalizzato professionalmente. Ho svolto e svolgo ancora oggi consulenze a favore di esponenti politici di centrodestra e di destra e collaboro con questo giornale, che ha una sua chiara collocazione politica nonché editoriale. Eppure, forse ai benpensanti della gauche nostrana sembrerà strano, nessuno mi ha mai posto il problema di cosa io faccia nei miei ambiti personali i quali, com’è giusto, rimangono e devono rimanere tali.

Il partito democratico ha da qualche settimana una giovane donna al comando, Elly Schlein, e questa è senza dubbio una buona notizia per una sinistra che è sempre stata, diciamoci la verità, un po’ troppo maschilista. Mentre la destra, tanto per rimarcare come essa sia certamente più moderna di quanto si vorrebbe far credere, ha portato per prima alla guida del governo del Paese una donna, Giorgia Meloni, che un partito lo guida da più di due lustri. La leader del Pd ha un’altra caratteristica, oltre a quella di essere donna: è dichiaratamente omosessuale (anche se lei preferisce definirsi “fluida”, ché va molto di moda, oh yeah!). Questa sua caratteristica personale ha riportato in auge una serie di battaglie che la sinistra vorrebbe definire come identitarie: il Ddl Zan - che verrà ripresentato nelle prossime settimane alla Camera per la serie, provaci ancora Alessa’! – la trascrizione alle anagrafi cittadine dei figli delle coppie omosessuali e, soprattutto, promette una durissima battaglia parlamentare contro il Ddl Rauti/Malan che vorrebbe rendere reato “universale” la maternità surrogata, cioè il cosiddetto “utero in affitto”.

 

 

 

SCARSA MEMORIA

Nulla di male, ovviamente, in democrazia ognuno fa le battaglie che ritiene più giuste. Però è del tutto singolare che queste battaglie non siano state mai combattute quando al governo c’è stato il Pd che, per chi se lo fosse dimenticato (la memoria talvolta scarseggia, in questo Paese), non è accaduto per qualche settimana ma per ben undici anni dal 2011 allo scorso settembre, fatta salva la breve parentesi giallo-verde. Che poi questo sia avvenuto senza mai vincere le elezioni è altra questione, il grande Totò direbbe: bazzecole, quisquilie, pinzillacchere.

Eppure, la sinistra ha avuto i numeri e il tempo per fare tutte le riforme che voleva, anche abolire la legge che vieta la maternità surrogata in Italia, come pure dare riconoscimenti giuridici alle coppie omosessuali e ai figli di queste. Invece no, si sveglia sempre quando governa il centrodestra, che coincidenza! Si può essere omosessuali e di destra, quindi? Ovviamente sì, anche perché che cosa ha fatto la sinistra per la comunità LGBTQ+, in questi decenni? Nulla, salvo fomentare l’odio contro la destra e dar adito ad una narrazione surreale sul ritorno del fascismo e sulla presunta omofobia dell’attuale maggioranza governativa. Ho in previsione di unirmi civilmente (per questa possibilità devo ringraziare Renzi e Alfano, non certo la gauche) con il mio compagno – un ragazzo iraniano che vive in Italia da dieci anni, ha due lauree, parla diverse lingue ed è ingegnere in una grande azienda italiana quotata – ma sono contrario all’utero in affitto e di questo abbiamo più volte parlato, convenendo sul fatto che sarebbe un mercimonio. Così come sono fermamente convinto che un bambino debba crescere, laddove possibile, con una mamma ed un papà e che semmai una vera urgenza per questo Paese sarebbe quella di aggiornare la legislazione in materia di adozioni.

 

 

 

Ci sono tanti bambini che potrebbero essere adottati e invece molte coppie preferiscono pagare decine di migliaia di euro per affittare un utero, magari oltreoceano. I figli non si comprano come fossero uno smartphone di ultima generazione. La destra non è contro i gay e non è contro i diritti, ha però dei valori, come quelli cristiani, che sono imprescindibili indipendentemente dall’orientamento sessuale dei singoli, ed è giusto che sia così. Giorgia Meloni è stata scimmiottata dalla neosegretaria del Pd che ha storpiato il celebre slogan del premier «io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana», io faccio altrettanto con la Schlein: «Io sono Francesco, sono gay, sono cristiano e non voglio comprarmi un figlio». 

 

 

 

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