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Giada Calanchini caduta dal terrazzo. Suicidio? C'è un indagato

Giada Calanchini

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Svolta nell’inchiesta sulla morte di Giada Calanchini, la ragazza di 22 anni romana, morta nella notte fra sabato e domenica 23 aprile dopo essere caduta da un terrazzo al terzo piano di una palazzina di Bosa. L’ex fidanzato, Nicola Tanda, di 25 anni, è ora indagato dalla Procura di Oristano per istigazione al suicidio. L’apertura dell’inchiesta permetterà ora agli inquirenti di poter approfondire tutti gli aspetti di una vicenda che ha tratti ancora oscuri.

Il dramma si è consumato proprio a casa dell’ex fidanzato di Giada, dopo una serata trascorsa con gli amici al Bosa Beer Fest, appuntamento che aveva richiamato nella cittadina migliaia di giovani da tutta l’isola. Intorno all’1.30 di notte, forse dopo una lite o forse per essere stata respinta, Giada si sarebbe lanciata dal terrazzo. La ragazza, romana, si era trasferita due anni fa in Sardegna per poter vivere la storia d’amore con Nicola, poi finita, epilogo che lei non riusciva ad accettare.

 

Il padre Massimiliano è stato tra i primi a confermare la tesi del gesto estremo, scagionando totalmente Nicola Tanda. "Non ho alcun dubbio su quel ragazzo - ha detto il padre di Giada, riferendosi al fidanzato della giovane - e so per certo che sta soffrendo quanto e come me che sono il padre. È stato un gesto plateale da parte di mia figlia che, forse, non voleva spingersi davvero a tanto, penso che la situazione le sia sfuggita di mano".

Il sostituto procuratore di Oristano Marco Di Crescenzo ha affidato l’incarico per l’autopsia al medico legale Roberto Demontis: si svolgerà giovedì. Giada dopo essere stata soccorsa grazie alal segnalazione di alcuni passanti, era stata portata al San Francesco di Nuoro e operata, in un disperato ma non riuscito tentativo di salvarla.

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