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Orsi in Trentino, ora è panico vero: "Cosa sta succedendo", la denuncia

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Un caso che travolge il Trentino Alto Adige. Ma che ha risvolti a livello nazionale, quantomeno per il dibattito, feroce e polarizzato, che ormai prosegue da settimane. Si parla degli orsi che popolano i boschi della regione, delle vicende di JJ4 - il plantigrado che ha ucciso un runner e per il quale il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, continua a chiedere a gran voce l'abbattimento - e di quella di M62, l'orso trovato morto e in avanzato stato di decomposizione lo scorso 30 aprile e sul cui decesso si continua ad indagare.

Ma la vicenda ha anche annessi e connessi differenti. Per esempio, ha pesanti conseguenze sul turismo: gli albergatori del Trentino Alto Adige, infatti, segnalano disdette a raffica. Tra chi denuncia il cosa, ecco il presidente degli albergatori altoatesini dell'Hgv, Manfred Pinzger, il quale rimarca come "serve dire la verità, non è vero che l'orso non esiste". Dunque aggiunge che dalla Val d'Ultimo Val Martello, le due vallate più vicine alla Val di Non e Sole dove vivono gli animali, arriva il maggior numero di disdette. Per provare a tranquillizzare i turisti in fuga, la provincia autonoma di Trento e Trentino Marketing hanno redatto un vademecum sul comportamento da tenere nel caso in cui si incontrasse un orso (ovviamente una serie di linee guida ben più semplici da scriversi che da seguirsi).

 

Nel frattempo, la procura di Trento ha aperto un fascicolo sulla morte di M62, poiché l'autopsia effettuata sulla carcassa del plantigrado non è stata sufficiente a fornire della risposte, anche perché a causa dell'avanzato stato di decomposizione della carcassa molti organi interni erano già spariti. La conferma dell'apertura dell'inchiesta è arrivata dall'Organizzazione internazionale protezione animali: possibile che l'inchiesta nasca proprio in seguito alle denunce delle sigle ambientaliste.

 

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