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Strage sul Lago Maggiore e 007, "non di nostro interesse": colpo di scena in procura

Claudia Osmetti
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Non c’entrano niente gli 007, gli agenti segreti, le spie internazionali: complottisti dell’ultima ora fatevene una ragione, il disastro della barca che si è ribaltata domenica sul lago Maggiore, causando quatto morti, è una disgrazia e basta. Una triste disgrazia, legata al maltempo, legata a quello che (giustamente) i carabinieri di Busto Arsizio stanno cercando di capire, legata alle dinamiche di un incidente e non di un clamoroso caso di spionaggio planetario. «Il resto non è affar nostro», commentano gli investigatori che fanno (appunto) gli investigatori e cioè investigano su eventuali reati. Certo, sembra la trama di un libro di Ian Fleming, il plot di 007, però si ferma lì. All’equipaggio formato da esponenti dell’intelligence israeliana, italiana e di una cittadina russa che viaggiava assieme al marito. Stop. Ricamarci sopra serve a un tubo.

Semmai la notizia è che Carlo Carminati, il 53enne proprietario della barca in questione, ieri pomeriggio è stato ufficialmente iscritto La barca affondata l’altro giorno durante una navigata sul Lago Maggiore a causa di un’improvvisa ondata di maltempo: la vittime sono state quattro nel registro degli indagati per naufragio e omicidio colposo.

 

Resta il giallo, d’accordo, resta il fatto che su quella barca naufragata a Lizanza, in provincia di Varese, ci fossero in tanti. In troppi forse. È stato (pare) proprio il sovraffollamento a compromettere la manovrabilità dello skipper e, complici le condizioni meteo avverse, è successo quel che è successo. Un downburst, che è una sorta di tromba d’aria, il carico eccessivo e quella tragedia. Gli inquirenti, adesso, dovranno accertare che lo skipper -proprietario Carminati abbia rispettato tutte le norme del codice della navigazione, che abbia tenuto conto di eventuali allerte per il cattivo tempo e che abbia garantito la sicurezza dei passeggeri a bordi. Doveva essere una festicciola tra amici, un ritrovo in una domenica di festa, è diventato un dramma. Carminati, su quella house boat ci viveva assieme alla compagna, la barca era stata varata a metà degli anni Ottanta, è un decidi metri che poteva ospitare, quantomeno sulla carta, solo quindici persone.

 

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