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Maturità, la seconda prova: Seneca per il classico, funzioni allo scientifico

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È iniziata la seconda prova scritta della Maturità. Per il liceo Classico la seconda prova verterà sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. 

 

 

"Chi è saggio non segue il volgo" è la versione di latino di Seneca, che i maturandi nei licei classici dovranno tradurre. Il senso del testo esprime il concetto che il favore della folla non porta felicità ma rovina mentre i precetti della filosofia possono guidare la virtù in mezzo a facili allettamenti e falsi valori. Agli studenti viene chiesto di tradurre il testo di Seneca, di comprenderlo e interpretarlo, di fare un’analisi linguistica e stilistica e infine di concludere con un approfondimento e delle riflessioni personali. 

 

 

Per quanto riguarda il compito di Matematica al Liceo Scientifico, i due problemi richiedono entrambi lo studio di una funzione. Si tratta di problemi dall’approccio classico, senza riferimenti a casi reali, come invece accadde nel 2017 con la ormai celebre "ruota quadrata". Per quanto riguarda gli 8 quesiti della prova di matematica sempre dello scientifico, diversi di questi riguardano l’analisi matematica - dall’applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione - combinati con alcuni di geometria (es, dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica. Infine, un quesito sul calcolo delle probabilità, inerente un dado truccato. 

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