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Pietro Orlandi, "azione mirata contro di lui": choc in pieno centro a Roma

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Pietro Orlandi ha subito un attacco vandalico nella notte tra il 5 e il 6 luglio. Stando a quanto riportato dall’Ansa, l’auto del fratello di Emanuela - la ragazza scomparsa a Roma nel giugno del 1983 - è stata presa di mira da una o più persone. Sono infatti stati squarciati con una lama tutti e quattro i pneumatici: la macchina era parcheggiata in una strada di Borgo Pio, a poca distanza da via della Conciliazione.

L’avvocato Laura Sgrò si è espresso su quanto accaduto: “A nostro avviso si tratta di un’azione mirata. Le altre auto, infatti, non sono state danneggiate. Sull’episodio abbiamo immediatamente presentato una denuncia”. Le forze dell’ordine hanno già acquisito le immagini delle telecamere presenti in zona per cercare di individuare gli autori dell’atto vandalico. Il sospetto è che tale gesto sia riconducibile alla tensione che Pietro Orlandi ha alzato avanzando dei sospetti pesanti sull’amatissimo Papa Wojtyla. “Usciva la sera con due monsignori polacchi e non certo per benedire le case”, ha dichiarato lo scorso aprile a DiMartedì, su La7. 

Una frase che aveva sollevato un polverone e che potrebbe aver spinto qualcuno a fare un gesto intimidatorio nei confronti di Pietro Orlandi. Prima di quell’intervista il fratello di Emanuela aveva rilasciato altre dichiarazioni pesanti, sempre con riferimenti più o meno velati a Papa Wojtyla: “La pedofilia? Più su, al massimo livello. Me ne ha parlato un monsignore”. Lo scorso 11 aprile Pietro Orlandi è anche stato interrogato per otto lunghe ore in Vaticano. 

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