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Napoli, addio reddito e "bomba sociale"? L'assalto all'Inps finisce così...

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Ma quale "bomba sociale". Forse la sinistra che continua a lanciare l'allarme ci sperava pure, ma non è esploso proprio nulla. A Napoli i percettori del reddito di cittadinanza hanno di fatto disertato la piazza. Tanto che alla protesta organizzata da Potere al Popolo fuori dagli uffici dell'Inps, i manifestanti si potevano contare. È stata fallimento. "Il 30 settembre tutti a Roma per difendere la nostra dignità", recita, secondo quanto riporta Il Giornale, un cartello di un ex percettore. Il 30 settembre? "Eh, a settembre c'è più gente disponibile a venire con noi", ribatte l'uomo stupito. Del resto anche i percettori vanno in vacanza.

 

 

Qui le immagini da Napoli mandate in onda da La7

 

 

"Succederà un macello, la miccia è già stata accesa", tuona Gino, un manifestante. Che non vede la realtà che gli sta attorno: "Ancora non è stato sospeso proprio a tutti, qualcuno ha qualche soldo da parte ma può stare sicuro che tra qualche mese succederà il finimondo, perché c'è gente che non sa dove sbattere la testa", sostiene ancora. "Vado a rubare, che devo fare? Dai, dimmi tu che devo fare". Tipo cercare un lavoro? "Ma alla mia età, a quarant'anni chi mi prende a lavorare? Nessuno mi fa un contratto a tempo indeterminato", aggiunge Gennaro. Meglio finire in galera. "Vado a Poggioreale e mangio e bevo gratis, a spese dello Stato. Sono loro che ci stanno costringendo". 

 

 

Insomma, niente rdc, niente lavoro, niente corsi di formazione. "Questo Governo vuole che prendiamo le pistole": Il Viminale resta in allerta ma per ora può dormire tranquillo.

 

 

 

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