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Ryanair insulta l'Italia e specula sugli alluvionati: "Biglietti a mille euro"

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Continua a tenere banco la polemica di Ryanair sul decreto varato dal governo che riguarda anche il caro voli. Nonostante le minacce della compagnia di tagliare i collegamenti con le isole, l’esecutivo non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. L’amministratore delegato Eddie Wilson “faccia quel che crede”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso, che ha aggiunto: “L’Italia è il primo mercato della compagnia, il più appetibile in Europa. Se taglieranno rotte, le riempirà qualcun altro”. 

 

 

“Mi chiedo solo se gli azionisti di Ryanair sono della stessa opinione”, è la stoccata lanciata dalle colonne de La Stampa. “Quando vengono messi in vendita i biglietti a mille euro - ha proseguito il ministro - in concomitanza di eventi alluvionali (quelle di quest'estate in Toscana ed Emilia, ndr) il mercato non c'entra nulla. Si chiama speculazione”. Insomma, per Urso è tempo di cambiare perché in questi anni Ryanair ha sempre fatto “quel che ha voluto”. 

 

 

Il ministro ha dato una risposta anche a chi ha proposto di seguire l’esempio della Spagna e di usare fondi pubblici per sostenere il costo dei biglietti riservati ai residenti delle isole. “Fra Sicilia e Sardegna sono 6,5 milioni di persone - ha commentato Urso - si faccia due conti per le casse dello Stato. Quando ci siederemo al tavolo con le compagnie verificheremo come affrontare le storture. Mi rassicura il fatto che tutti, con la sola eccezione della compagnia irlandese - ha chiosato - ammettano il problema". 

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