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Brandizzo, l'esperto: "Bastava il Gps", la rivelazione che cambia lo scenario

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Luigi Cattaneo
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La tragedia di Brandizzo si poteva evitare, e senza “scartoffie”. Ci sono anche altri sistemi, come il Gps, che permetterebbero di garantire maggior sicurezza a chi lavora sui binari. A fare il punto è il docente di Trasporti e Mobility Manager del Politecnico, Andrea Dalla Chiara. «Una strage - dice - che fa riflettere sulla necessità di utilizzo di nuovi sistemi ora utilizzati solo quando la manutenzione viene effettuata in orario diurno. Si tratta di Gps indossati dagli operai che segnalano la loro presenza sui binari e danno il segnale di non utilizzo della linea.

Questo sistema viene sperimentato sulla linea ferroviaria Trento-Malè. Ma se fosse stato utilizzato anche sulla Torino -Milano forse gli operai si sarebbero potuti salvare». Ci sono poi tecnologie «di controllo remoto basate sui sistemi volumetrici, come gli allarmi, usati nei passaggi a livello».

 

 

Inoltre, aggiunge il professore, «l’ente gestore della ferrovia dà prima l’autorizzazione iniziale alla società che si occupa della manutenzione, poi il via libera per occupare i binari. Ci sono due livelli di controllo. Inoltre di notte i treni non dovrebbero essere in transito».

 

 

 

 

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