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Costa Concordia, la maledizione della sopravvissuta: alla prima vacanza dopo 11 anni...

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Angela Familari è una dei sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia. La donna, che oggi ha 43 anni, dopo 11 ha deciso di ricominciare a viaggiare. Così questa estate ha speso 7mila euro per trascorrere una settimana a Marsa Alam, in Egitto, con le figlie di 12 e 10 anni, e la sua migliore amica, con il figlio dodicenne. Ma la vacanza si trasforma in un incubo per una seria intossicazione. Dopo aver mangiato nel deserto insieme ai beduini, infatti, i bambini iniziano a sentirsi male: "Non so se le crepes oppure l'anguria o forse era l'acqua, non in bottiglietta, ma loro ci avevano detto che era buonissima lo stesso", racconta la donne al Corriere della Sera. "Fatto sta che il primo a stare male, il mattino dopo, è stato il figlio della mia amica: febbre altissima e problemi intestinali. Dopo un paio d'ore è toccato alla mia figlia più piccola. E il giorno dopo, a ruota, alla mia maggiore".

 

 

Ai bambini vengono fatte delle flebo ma la vacanza ormai era rovinata. Adesso Angela Familari ha chiesto un risarcimento morale e si è rivolta all'associazione dei consumatori Giustitalia. "Noi stiamo chiedendo il risarcimento sia al tour operator, Futura Vacanze, che all'agenzia viaggi, Duna 45 di Roma, perché questo è un caso di vacanza rovinata che la giurisprudenza riconosce", spiega sempre al Corriere il presidente di Giustitalia Luigi De Rossi. Ma la controparte ha già ribattuto che "la responsabilità della tutela dei bambini spettava alla donna".

 


 

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