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Brandizzo, sciacalli sul cadavere degli operai: svelata la truffa

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Cinque morti, una strage sui binari di Brandizzo. E ora anche la vergogna degli sciacalli che provano a speculare sulla disgrazia dello scorso 30 agosto, quando sui binari della ferrovia hanno perso la vita gli operai falciati dal treno in corsa.

L'agghiacciante vicenda viene resa nota da Paolo Bodoni, il sindaco del Comune dove è avvenuta la disgrazia, in provincia di Torino. Lo fa tramite i propri profili social, in cui svela la truffa, vergognosa, che alcuni banditi hanno messo in atto.

Sfruttando il dolore e l'onda emotiva della vicenda, c'è chi sta chiedendo soldi ai residenti di Brandizzo, una colletta per le vittime. Peccato che, poi, quei denari se li intaschino i diretti interessati.

"Anche nei momenti più tragici non mancano gli sciacalli e i truffatori", ha premesso Bodoni in un post dal titolo, tutto in maiuscolo, che recita: "FARE ATTENZIONE".

 

Il sindaco mette in chiaro che non è in corso alcuna raccolta fondi porta a porta: "Nessuno del Comune o dell’associazione Una Finestra su Brandizzo o altri passa a chiedere soldi al domicilio dei cittadini per la famiglia del nostro concittadino tragicamente scomparso", ha aggiunto. Dunque l'invito rivolto a tutti a prendere le dovute contromisure contro gli sciacalli del dolore: "Se qualcuno suona il campanello e vi chiede soldi, o sentite che suonano alla porta del vicino di casa (magari anziano, fragile), chiamate il 112 o avvisate il comando della Polizia locale di Brandizzo perché siamo di fronte ad un reato che va punito", conclude Bodoni.

 

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