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Salone del Libro, esplode il caso-Zaki: e se arrivasse il generale Vannacci?

Leporello
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Salone del Libro. A Torino esplode il caso Zaki. Annalena Benini – direttore del Salone – corre ai ripari. Al posto del ricercatore egiziano – al centro delle polemiche per la sua uscita a gamba tesa pro Palestina – ecco Spezzapollici. Sarà il collaboratore di Massimo Carminati, infatti – esperto in recupero crediti – a raccontarsi al pubblico dei lettori con un libro pubblicato nella nottata di ieri da La Nave di Teseo. Il caso Zaki ha strascichi ben più pesanti. Annalena corre ai ripari e cambia anche la squadra dei consulenti. Ed è proprio una corsa contro il tempo: Pippo Franco al posto di Luciana Littizzetto mentre Cristiano Malgioglio con la ciocca blu va a sostituire Melania Mazzucco.

Cassata d’imperio – ma non troppo – la lista che tanto aveva fatto gioire le fattucchiere, ovvero i giornali di John Elkann, quello di Carlo De Benedetti e la tivù di Urbano Cairo ed ecco Teresa Cremisi costretta a cedere il passo a Cesara Buonamici. Ecco il generale Vannacci prendere il posto di Francesco Costa ed ecco una vera star, ossia Andrea Scanzi, al posto di Erin Doom, di cui non si conoscono le vere generalità, su cui però molti indizi portano a pensare sia lo stesso Scanzi.

Si salvano Alessandro Piperno, per via di una parentela – tutta romana – con il mitico Aronne che ebbe una dura contrapposizione col Marchese del Grillo e Francesco Piccolo che comunque è il vero direttore mentre la stessa Annalena, convocata a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni in persona entra nell’esecutivo di Governo, prontamente nominata Ministro delle Riforme letterarie.

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