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Filippo Turetta, la prima notte nel carcere di Halle: "Ha confessato"

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"Preoccupato", viene definito così Filippo Turetta, il 22enne accusato di omicidio volontario aggravato dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, dall'avvocato tedesco che lo ha assistito durante le procedure burocratiche dell'arresto. "Molto provato e preoccupato" è apparso l'assassino che ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Halle in Germania dove è finita la sua fuga di oltre mille chilometri da Vigonovo (Venezia) a una città vicino Lipsia.

Non ha aperto bocca Filippo davanti al giudice che gli ha aperto il suo arresto su mandato di arresto europeo (Mae) se non per dare l'ok alla sua estrazione in Italia. “Quando Filippo è stato arrestato era a bordo della sua auto, non ha reagito, è come se non aspettasse altro che quel momento”, ha rivelato l'avvocato Emanuele Compagno all'Adnkronos aggiungendo che ragazzo “non ha dato nessun dettaglio sulla fuga“. 

Da parte sua la polizia di Halle an der Saale, la cittadina in Sassonia Anhalt, dove è fermato Filippo, mantiene il massimo riserbo su ciò che ha detto quando ha capito che la sua fuga era finita. Lo hanno descritto "rassegnato e stanco" lasciando a un sintetico e freddo comunicato stampa il compito di raccontare ciò che è successo dopo il fermo: "Il 21enne cittadino italiano è stato portato davanti al giudice del Tribunale di Halle (Saale) intorno alle 17.00 di oggi. Quest'ultimo ha deciso che l'uomo deve essere posto in arresto". Turetta quindi "è stato portato in un centro detentivo nella città di Halle". Filippo non ha opposto resistenza, ammettendo la sua colpevolezza.

 

 

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