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Minacce e insulti a Libero, i nuovi Robespierre ci vengono a trovare

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Minacce e insulti sotto alla redazione di Libero: il corteo anti-patriarcato delle femministe di "Non una di meno" si trasforma in un agguato al nostro quotidiano. Dai partiti di centrodestra e da Matteo Renzi parole di solidarietà nei nostri confronti. E Mario Sechi, direttore di Libero, sul quotidiano in edicola oggi, venerdì 24 novembre, ricorda come la nostra redazione ha difeso tante volte il "free speach", insomma nessuno ha timore del dibattito, anche aspro. Evidentemente tutto ciò non piace alla sinistra: i compagni dovrebbero avvisare i loro fan nei cortei che marciare contro i giornalisti non è espressione di un pensiero democratico sano e robusto.

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