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Verona, 16enne stordita col taser e violentata: gli amici stanno a guardare

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Stordita con un taser e violentata. È accaduto in provincia di Verona, dove un 20enne è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale su una ragazza di 16 anni. È stata lei a denunciarlo assieme ad altri tre coetanei che hanno assistito alla scena senza intervenire, e per questo sono a loro volta imputati di omissione di soccorso. L'episodio - scrive il Corriere del Veneto -risale alla vigilia del Natale dello scorso anno.

Il sostituto procuratore di Verona, Maria Federica Ormanni, ha raccolto la testimonianza di un'amica della presunta vittima, presente alla scena ma minacciata e picchiata dall'aggressore. Prima della violenza, il giovane, ex fidanzato della 16enne, durante tutto il 2022 l'avrebbe perseguitata con telefonate e messaggi. Nelle chat il ragazzo avrebbe riferito alla ex di volersi suicidare e di farle del male. La violenza si sarebbe consumata all'interno di un'automobile.

 

 

La giovane si trovava seduta sul sedile posteriore dell'auto. Secondo la Procura, il 20enne l'avrebbe aggredita afferrandola per le braccia e trascinandola fuori dal veicolo. A quel punto, le avrebbe sputato in faccia e le avrebbe alzato la gonna fino a mostrare le sue parte intime, impedendole di riabbassarla. Sempre secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il ragazzo le avrebbe preso la borsetta, che aveva degli inserti in metallo, e l’avrebbe colpita più volte al volto e sul corpo, poi anche con le mani, sull’occhio, all’orecchio e alle gambe con calci, minacciandola di morte. La violenza si è consumata anche con l'ausilio di un taser da parte del giovane. Nei giorni scorsi la Procura ha chiesto un incidente probatorio per sentire in forma protetta la ragazzina, oggi sedicenne. L’audizione è in programma alla fine del prossimo mese.

 

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