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Bologna, licenziato per bestemmia? "Sciopero a oltranza"

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"Sciopero a oltranza". È questo l'annuncio di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, congiuntamente alle Rsu dell'azienda Covisian con sede a Bologna. Il motivo? Il licenziamento di un dipendente causa bestemmia. I sindacati - fanno sapere - proclamano "lo sciopero a oltranza, salvo revoca del licenziamento del lavoratore illegittimamente licenziato, fino a domenica 10 dicembre 2023 compresa per l'intero turno di lavoro di tutto il personale operante in Covisian, lo sciopero di tutte le prestazioni aggiuntive e lo sciopero nella giornata di mercoledì 13 dicembre per l'intero turno". Non solo, perché si terrà anche un presidio di tutti i lavoratori sotto la sede di Bologna dalle 9 alle 12 nei giorni 6, 7 e 9 dicembre. 

Il fatto risale al 30 novembre scorso, quando il 55enne Franco ha perso il posto del lavoro per aver bestemmiato "tra sé e sé" in ufficio (legge del 1930). È accaduto all'interno dell'azienda che gestisce in appalto il call center di Hera, che fa sapere di aver segnalato l’episodio, ma di non avere avuto nessuna parte nel successivo provvedimento. "Il sistema che usiamo si era bloccato per l’ennesima volta - si giustifica l'uomo sulle colonne del Resto del Carlino -, mi era già successo in altre due occasioni nel giro di un’ora. È diventato tutto nero e poi è caduta la linea. Ero nervoso e ho bestemmiato". In ufficio quel giorno c’era una committente di Hera che ha sentito tutto. "Lavoro da più di un anno in quest’azienda, sono una persona seria, ma in quel momento ho perso il controllo". Pochi giorni dopo l’accaduto, però, "mi hanno chiamato per darmi una lettera disciplinare dove c’era scritto che avevo bestemmiato e che questo non è ammesso".

 

 

A nulla sarebbero servite le scuse. Anzi. "Avevo un sentore che quella lettera fosse l’anticamera del licenziamento e infatti giovedì scorso mi hanno convocato per dirmi che avrei perso il posto. Sono rimasto totalmente spiazzato". E i colleghi sono tutti dalla sua parte: "Apprezzo tantissimo quello che stanno facendo per me, davvero. Anche loro si sono accorti che abbiamo a che fare con un’azienda che è capace di licenziarti in un nano secondo". 

 

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