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Stadio della Roma, Bonifazi assolto. Renzi fa a pezzi Travaglio: "Massacrati ingiustamente"

Renzi

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"Qualcuno prima o poi si renderà conto di quello che ci hanno fatto in questi anni?". E ancora: "Qualcuno si renderà prima o poi conto di quanto ci hanno massacrato sui media e puntualmente assolto nei tribunali?". Matteo Renzi commenta con una raffica di domande retoriche l'assoluzione di Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva ed ex tesoriere del Pd, coinvolto nel maxi processo sulla costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle insieme ad altri 21 accusati.

Oggi i giudici di Piazzale Clodio, dopo otto ore di camera di consiglio, hanno emesso la sentenza condannando nove di loro e assolvendone dieci. Tra gli assolti c'è proprio Bonifazi per il quale le pm Giulia Guccione e Luigia Spinelli avevano sollecitato una condanna a due anni e 8 mesi. 

"Assolto", ha invece esultato Bonifazi su X rivelando di essere "soddisfatto, ma non felice". "Dopo un calvario durato più di 6 anni", spiega, "non posso dirmi felice, perché essere accusati di aver violato la legge, essere sottoposti a un processo e per giunta scoprire di essere sotto indagine dalle telefonate di un giornalista del Fatto quotidiano è un calvario che non auguro a nessuno". "La mia battaglia per una giustizia giusta continuerà con ancora più consapevolezza", ha concluso il deputato di Italia viva che ha ricevuto l'abbraccio virtuale del leader del partito. "Non posso fare a meno di riflettere con amarezza su quello che anche lui ha dovuto subire", ha scritto Renzi sui social. "Un’altra assoluzione, l’ennesima: anche stavolta il fatto non sussiste. Un’altra indagine contro di noi che finisce nel nulla". Renzi scommette che "la notizia sarà domani in un trafiletto". Ma aggiunge, "noi siamo forti e fortunati, sorridiamo, andiamo avanti. Ma quello che i miei amici hanno dovuto subire solo perché miei amici è semplicemente assurdo".


Tra gli assolti c'è anche l'ex assessore regionale Michele Civita e l'ex consigliere comunale Davide Bordoni. Sono stati invece condannati l'ex presidente dell'assemblea capitolina, Marcello De Vito (8 anni e 8 mesi di reclusione); l'avvocato Camillo Mezzacapo (9 anni di carcere); l'avvocato Luca Lanzalone (3 anni di carcere) e l'imprenditore Luca Parnasi (2 anni di reclusione), in considerazione del rito abbreviato (chiesto e ottenuto il 24 ottobre scorso) che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Giulio Centemero (parlamentare della Lega) è stato condannato a 1 anno di reclusione. Per Gianluca Bardelli la pena è quella di 6 anni e 8 mesi; mentre per Adriano Palozzi la condanna è di 1 anno e 10 mesi. Un anno e 6 mesi per Giuseppe Statuto.

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