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Sharon Verzeni, è svolta nelle indagini? Cosa c'è nel cellulare

Roberto Tortora
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Un puzzle con pezzi mancanti che ne impediscono la composizione finale e la rivelazione della verità. Stiamo parlando della morta di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada nella Bergamasca, la notte tra il 29 e il 30 luglio a poche centinaia di metri dalla casa dove viveva a Terno d'Isola. Gli investigatori lavorano incessantemente per ricostruire ogni secondo della donna che ha preceduto la sua morte. Le informazioni più utili sono attese dall'analisi approfondita del telefono della vittima, lo stesso che ha usato per chiamare il 112 e chiedere invano aiuto. Emerge l'ipotesi di un agguato durante la passeggiata notturna di Sharon in via Castagnate. Chi l'ha colpita alle spalle e per quale motivo?

Il telefono di Sharon Verzeni, così come quello del compagno Sergio Ruocco, sono stati sequestrati alla ricerca di elementi utili a ricostruire la vita della coppia, e in particolare le frequentazioni della donna negli ultimi mesi. Secondo Bergamo News, gli inquirenti sarebbero entrati in possesso di alcune conversazioni che potrebbero rivelarsi significative ai fini delle indagini. Si fa largo l'ipotesi che la 33enne sia stata colpita di sorpresa dal suo aggressore. In primis grazie alle informazioni dedotte dall'autopsia. Sharon è stata colpita da tre profonde coltellate alla schiena e una più superficiale al torace, mentre sul corpo non sono visibili segni di una tentata difesa.

 

 

I testimoni presenti in via Castagnate quella notte sostengono di aver sentito la donna urlare per chiedere aiuto dopo essere stata accoltellata, ma di non aver udito alcun rumore o discussione animata in precedenza. Il killer, dunque, sarebbe arrivato improvvisamente alle spalle di Sharon Verzeni: la 33enne, che era uscita a camminare come era solita fare anche a tarda ora, indossava con ogni probabilità gli auricolari, e potrebbe essere questo ad aver favorito ulteriormente l’aggressore. Un'azione premeditata, da parte di chi conosceva le abitudini della barista? O l’attacco improvviso di un balordo di strada? Procedono le ricerche nella zona di Terno d'Isola di un pregiudicato 40enne notato camminare nervosamente nella mattina di martedì nella zona di via Castagnate e poi perso di vista. Domiciliato a Capriate San Gervasio, l’uomo è conosciuto come un attaccabrighe e ha precedenti con la giustizia. Le immagini delle telecamere della zona al setaccio: com'è possibile che in un luogo così ben monitorato il killer sia riuscito a sfuggire? È fondamentale capire chi quella sera, dopo mezzanotte, abbia circolato attorno alla pasticceria dove lavorava Sharon Verzeni. Per poter avere tutti gli elementi e ricostruire l'omicidio è necessario sapere ricostruire anche i movimenti attorno al luogo del delitto. Per ora, il delitto resta avvolto nel mistero.

 

 

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