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Dalla Thailandia ad Alba per compiere rapine

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Arrestato ex impresario di 55 anni

Tatiana Necchi
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Un uomo, un ex impresario di 55 anni, ogni due o tre mesi rientrava in Italia per problemi di visto: si era trasferitoa Puket  in Thailandia più di un anno fa ma non avendo più avuto il rinnovo del permesso di soggiorno ogni tanto doveva tornare nella Penisola per ottenere un visto turistico. Nel frattempo aveva sposato una donna del posto e aveva aperto un ristorante. Nei pochi giorni che si fermava nella sua città natale, Alba, per salutare parenti e amici ne approfittava per mettere a segno delle rapine che gli servivano per finanziare la sua nuova attività thailandese. L'uomo è stato arrestato ieri dai carabinieri subito dopo una rapina di poco meno di 5mila euro: era entrato in azione in una filiale della Cassa di Risparmio di Asti ad Alba dove si era finto cliente chiedendo di poter parlare con la direttrice per chiedere un prestito. Il rapinatore ha aspettato il momento buono e ha estratto una pistola, fedele riproduzione di quelle in dotazione alle forze dell'ordine, e ha minacciato la funzionaria intimandola di consegnarli non meno di 60 mila euro. La direttrice, non potendo fare altro, gli  ha dato il denaro presente in cassa: 4500 euro prelevati, però, da un cassetto dotato di allarme che ha fatto partire la segnalazione di rapina ai carabinieri che si sono presentati davanti alla banca e  hanno bloccato l'uomo appena fuori dall'istituto di credito. I militari erano sulle tracce dell'ex imprenditore già dallo scorso dicembre quando aveva messo a segno un'altra rapina da 15mila euro. Poi il 19 marzo era tornato sempre nella stessa banca ma non era riuscito a mettere a segno il colpo perché un'impiegata si era insospettita e non gli aveva aperto la porta. Davanti ai carbainieri ha ammesso le sue responsabilità: a suo carico ci sono numerosi elementi di prova, dalle impronte alle riprese  dei circuiti di videosorveglianza fino all'analisi dei voli Milano-Bankok e ai cospicui trasferimenti di denaro all'estero. L'uomo si era trasferito in Thailandia dopo il fallimento della sua impresea: un'azienda edile con cinque dipendenti che si occupava di costruzione e ristrutturazione di ville.

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