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Giugliano, la bimba morta nell'incidente della Smart: "Usata come airbag umano"

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È stata usata come airbag umano la piccola Michelle Volpe, la bimba di soli 8 anni rimasta uccisa domenica in un incidente stradale con una Smart Fortwo sui cui viaggiava insieme alla madre Anna Boscaglia, il compagno della donna Francesco D'Alterio (che tra l'altro era senza patente e appena scarcerato) e la figlia più grande di sedici anni.  

La coppia è stata arrestata e oltre a non aver voluto rispondere alle domande degli inquirenti non si è presentata al nosocomio di Pozzuoli. La donna, infatti, si sarebbe dovuta recare dallo specialista maxillofacciale per la valutazione delle sue condizioni. La donna ora è sotto osservazione mentre la sorella della piccola si trova ricoverata in ospedale per delle fratture.  A riportarlo è stato il Mattino. Intanto, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta della vicenda che dalle prime ricostruzioni l’incidente sarebbe stato causato da più fattori come la velocità e il scivoloso fondo stradale.

 

 

 

Il compagno della madre che era alla guida ala momento dell'impatto era stato scarcerato il giorno prima e guidava sprovvisto di patente e assicurazione. La bimba si trovava in braccio alla mamma e non si escluda che possa essere rimasta schiacciata dal peso della donna che invece su sarebbe salvata proprio grazie alla piccola che ha fatto da airbag umano.  La bimba è stata trovata incastrata tra le lamiere ed è morta sul colpo. 

 

 

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