Altro caso di molestie di gruppo. Questa volta al Concertone del Primo maggio, dove - tra l'esibizione di Gazzelle e Lucio Corsi - una 25enne è stata accerchiata e molestata da tre tunisini. La ragazza, arrivata a Roma da Caserta, era in compagnia di un'amica. Solo lei l'ha aiutata a uscire da quell'incubo. "È stato terrificante. Mi ha salvata la mia amica, tirandomi via da lì. E mentre lei urlava per chiedere aiuto, c’era chi le diceva di smettere, che disturbava la musica. Non volevo credere alle mie orecchie. Ti rendi conto di quello che sta succedendo e non fai niente?". Uno sfogo, quello riportato sulle colonne di Repubblica, che dimostra come i democratici e antifascisti frequentatori del Concertone non abbiano mosso un dito per aiutarla.
"Tre contro una - ricostruisce Giovanna la vicenda -. Ero pietrificata. Non riuscivo nemmeno a chiedere aiuto. Mi ha riportata a un passato che cerco da anni di dimenticare: da bambina ho vissuto qualcosa di ancora peggiore". Con lei c’era un’amica, anche lei di Caserta, che è riuscita a tirarla via e a chiedere aiuto urlando. Proprio in quel momento, stando al racconto, un ragazzo abbracciato alla fidanzata ha rimproverato l’amica di Giovanna.
Concertone, "violenza sessuale" in prima fila: chi finisce in arresto
Violenza sessuale al Concertone del Primo maggio in piazza San Giovanni a Roma. E' il lato oscuro del tradizionale e...Le sue urla non gli permettevano di sentire il concerto. Ma è stato il repentino intervento degli agenti del commissariato Esquilino a fermare e arrestare i tre tunisini. Gli agenti, mescolati tra il pubblico, hanno raggiunto i tre: due di loro hanno 25 anni e studiano al Dams. Un terzo, che ne ha 22, frequenta la facoltà di ingegneria all’università di Roma 3. Insomma, giovani, all’apparenza insospettabili, senza alcun precedente, arrivati in Italia da poco per studiare. Giovedì mattina sono partiti dallo studentato di Spinaceto, periferia sud di Roma, poco dopo l’ora di pranzo per raggiungere San Giovanni. Una tappa al bar per riempirsi di birra. Poi l’ingresso in piazza, completamente ubriachi, a pochi metri dal palco, fra migliaia di giovani che non hanno fatto nulla per Giovanna.