Tra i cardinali elettori del Conclave, il filippino Antonio Luis Tagle, arcivescovo metropolita di Manila e uno dei favoriti per il post Bergoglio, in realtà starebbe operando per portare voti a un altro favorito, il segretario di Stato Pietro Parolin. Stando ad alcune stime, il porporato italiano potrebbe contare su circa 40-50 voti base. Tagle sarebbe diventato suo alleato dopo la prima votazione, avvenuta nella serata di ieri, mercoledì 7 maggio, e conclusasi con una fumata nera.
Il filippino avrebbe virato verso Parolin dopo che un altro filippino gli avrebbe conteso la posizione favorevole in Conclave: si tratta del cardinale Pablo Virgilio Siongco David, stimato nelle Filippine per le posizioni coraggiose assunte contro le violazioni dei diritti umani sotto il regime di Rodrigo Duterte. La novità, stando alle indiscrezioni, avrebbe spinto Tagle a portare in dote un pacchetto di consensi raccolti tra i cardinali asiatici e in parte di quelli africani a Parolin. Quest'ultimo, tra l'altro, tra i maggiori successi della sua carriera diplomatica vanta proprio l’intensificarsi dei rapporti del Vaticano con il continente asiatico.
Il nuovo Papa è Prevost, Leone XIV: il primo Pontefice americano
Dopo quattro scrutini è stato eletto il 267esimo Pontefice: Robert Francis Prevost, Leone XIV. Come nel cas...Tra i papabili, poi, c'è anche un altro italiano: il cardinale romano Matteo Zuppi, che ha dalla sua parte il lavoro svolto dalla sua comunità, quella di Sant’Egidio, in molte aree del sud del mondo. A contendere quei voti, però, c’è anche Jean-Marc Noël Aveline, arcivescovo metropolita di Marsiglia, che sarebbe stimato dai cardinali latino-americani che non hanno un candidato proprio, e anche da diversi africani, entusiasti delle sue prese di posizione contro la guerra.