Città che vai, multa (stradale) che trovi. Con una costante, però. Son sempre tante. Son sempre di più. Automobilisti col portafoglio spremuto e il verbalino che oramai arriva sull’app ma fa lo stesso: non c’è tregua. Nel 2024, dice l’ultima ricerca della Codacons che è andata a spulciare i rendiconti di venti tra le principali città italiane, da nord a sud, da Milano a Campobasso, i Comuni hanno incassato quasi 650 milioni di euro. Che proprio bruscolini non sono. E non lo sono specie se si pensa che l’assegno è lievitato, rispetto all’anno precedente, mediamente dell’11,3%.
C’è poco da festeggiare. Ché uno magari ci sta attento, pigia poco sull’acceleratore, controlla la ztl, fa il giro dell’isolato quindici volte per cercare una benedetta striscia bianca: ma, alla fine, in qualche piccola infrazione incappa. È Milano (sospesa, anzi: no) la città coi proventi più alti in assoluto: all’incirca 205 milioni di euro incamerati negli scorsi dodici mesi solo grazie alle contravvenzioni della strada, 57,5 milioni in più del periodo prima. Seguono Roma, Firenze e Torino (podio e quarto posto, cioè, saldamente in mano alle amministrazioni di centrosinistra: a pensar male si fa peccato eccetera). Rispettivamente le casse del Campidoglio hanno incassato 169 milioni di euro, quelle di Palazzo Vecchio 61,5 milioni e quelle di Palazzo Civico altri 45,3 milioni. L’insieme di loro quattro, compresa quindi anche la Madonnina, vale praticamente due terzi del totale: conducente avvisato mezzo salvato.
Multe, occhio al Ced: ecco cosa cambia nei controlli stradali
Il primo giugno è la data da cerchiare in rosso per gli automobilisti. Da quel giorno, infatti, sarà opera...È però la piccola Campobasso la città che ha incrementato maggiormente il numero delle sanzioni tanto che è passata da 112mila segnalazioni nel 2023 a 308mila nel 2024 (il balzo all’insù è del 174%). Nella stessa classifica Milano segna un significativo più 39% e Firenze un più 36,5%. L’unica che si salva è Perugia che in controtendenza sforbicia: l’anno scorso ha fatto meno multe (meno 56%) e, di conseguenza, anche i suoi proventi sono calati agli odierni 2,2 milioni. L’area con la maggiore incidenza dell’importo pro-capite è Firenze (ogni fiorentino sborsa, di media, 168 euro all’anno per le multe stradali), poi rincorrono Milano (146 euro a testa) e Bologna (88,7 euro). Napoli chiude l’elenco con un misero esborso di appena 8,6 euro.
Infine il capitolo autovelox (croce e delizia, ma più croce, di chi si mette al volante): nelle venti principali città italiane i rilevatori di velocità “fatturano” 62,1 milioni di euro (nello specifico i più “salati” sono quelli di Firenze che incassano 20,5 milioni di euro all’anno, quelli di Milano che si fermano a 10,6 milioni e quelli di Bologna che contano su circa 7,6 milioni di euro). Il piccolo Comune di Colle Santa Lucia, nelle Dolomiti, passando invece ai borghi piccini, nel 2024 ha totalizzato quasi 400mila euro grazie al suo unico autovelox (ma in tre anni, cioè dal 2021) il conto è arrivato a 1,66 milioni di euro che divisi per i 300 abitanti del paesino fanno una media di 4.896 euro a residente.