Un'eventuale offensiva di Mosca sulla Sardegna non sarebbe intercettata: lo si è scoperto dopo la simulazione fatta sulla regione italiana sulla scia della tattica usata dai russi contro l’Ucraina: prima i droni, poi i missili balistici e quindi i cruise. Le forze armate italiane, quindi, hanno schierato diversi sistemi contraerei europei, in particolare il cacciatorpediniere Doria e una batteria terra-aria Samp-T. Il meccanismo di difesa, però, come si legge su Repubblica, non sarebbe bastato. Almeno sei missili balistici sono riusciti a superare la barriera, esplodendo su Cagliari.
La simulazione, che è avvenuta sui computer ed è parte dell’esercitazione “Joint Stars”, ha messo in evidenza i limiti degli scudi occidentali, non solo italiani ma anche degli altri Paesi Nato. Un primo problema è rappresentato dalla produzione di missili, l’unico settore in cui tra l'altro esiste una vera industria europea. Il modello, che vede coinvolte Francia, Italia, Gran Bretagna e Germania, pone però delle difficoltà organizzative, come spiega Repubblica: "Il motore fabbricato in Italia va in Inghilterra dove si inseriscono i comandi, poi in Francia per il navigatore e quindi torna da noi per la guida e la testata". Passaggi che non fanno che dilatare i tempi di produzione. Basti pensare che nel 2022 per completare un singolo missile Aster 30 servivano 41 mesi, oggi ridotti a 18.
Israele fornisce i missili Patriot a Kiev
Era uno dei punti discussi nelle trattative di inizio mese a Istanbul e ieri si è concretizzato: è iniziat...Intanto, il commissario alla Difesa dell'Ue, Andrius Kubilius, ha parlato di "tempesta perfetta" e ha presentato un piano per accelerare lo sviluppo dell’industria militare: "Quando sono state emanate le leggi la guerra era impensabile. Ora non lo è più. Non possiamo permetterci questo lusso: Putin non aspetterà che mettiamo in ordine la nostra burocrazia".