Riina, la figlia Maria Concetta e il marito finiscono in carcere: la frase choc

venerdì 27 giugno 2025
Riina, la figlia Maria Concetta e il marito finiscono in carcere: la frase choc
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La figlia di Totò Riina e suo marito finiscono in cella. Il Tribunale del Riesame di Firenze, accogliendo l'appello del Pubblico Ministero, ha disposto l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Maria Concetta Riina e Antonino Ciavarello, rispettivamente figlia e genero del defunto capo di Cosa Nostra, indagati in concorso per i delitti di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso commessi ai danni di due imprenditori toscani.

La Procura della Repubblica aveva appellato il provvedimento del GIP che rigettava la richiesta di misura cautelare. Il Tribunale del Riesame nell'accogliere l'appello ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza dei reati elevati agli indagati e dell'aggravante del metodo mafioso come contestata. Nell'applicare la custodia cautelare in carcere ha affermato, altresì, essere fondati il pericolo di inquinamento probatorio e il pericolo di reiterazione del reato.

La vicenda processuale ha origine nel mese di agosto dello scorso anno, quando gli indagati inviarono alle persone offese le prime richieste estorsive con pressanti, ossessive, minacciose richieste di denaro ai due imprenditori. Ciavarello era ristretto presso un penitenziario e, nonostante ciò, riusciva a inviare con un telefonino messaggi alla moglie e a una delle persone offese. 

Un imprenditore del Senese sarebbe stato costretto a dare una cesta di generi alimentari del valore di 150 euro e mille euro, mentre l'estorsione a un imprenditore toscano, del PIsano, non sarebbe andata in porto. Alle presunte vittime, la figlia di Riina avrebbe anche detto: "Noi siamo sempre gli stessi di un tempo, le persone non cambiano". 

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