Condannato per la strage di Corinaldo fa perdere le tracce: "Era a discutere la tesi"

domenica 6 luglio 2025
Condannato per la strage di Corinaldo fa perdere le tracce: "Era a discutere la tesi"
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Andrea Cavallari, 26enne della "banda dello spray", è irreperibile dopo non essere rientrato nel carcere di Bologna, dove sconta una condanna a 11 anni e 10 mesi per la tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (8 dicembre 2018). Quella notte, Cavallari e altri sei giovani usarono spray al peperoncino per rapinare il pubblico, causando panico, una fuga di massa, sei morti (cinque minorenni e una madre di 39 anni) e 59 feriti. Il 3 luglio 2025, Cavallari ha usufruito di un permesso del Tribunale di Sorveglianza per discutere la tesi di laurea in Scienze Giuridiche a Unibo, accompagnato dai familiari senza scorta della polizia penitenziaria.

Dopo la proclamazione, come riporta il Corriere, rimasto solo con la fidanzata, ha fatto perdere le sue tracce. Il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, tramite Giovanni Battista Durante, critica la gestione dei permessi: "Stiamo cercando di lavorare affinché, in situazioni simili, venga dato più spazio alla polizia penitenziaria nell’osservazione dei detenuti". Cavallari, arrestato nell’agosto 2019 con altri membri della banda della Bassa Modenese, è stato condannato per omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni.

La banda, composta da giovani tra i 19 e i 22 anni, agiva con spray urticante. Un ricettatore di 65 anni ha patteggiato, mentre Riccardo Marchi, altro membro, ha ricevuto una condanna a 10 anni e 5 mesi, confermata in appello il 2 luglio 2025. Marchi, sempre a piede libero ma detenuto per altra causa, nega la presenza a Corinaldo e può ricorrere in Cassazione.

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