Meteo, figuraccia Bonelli-Fratoianni: cosa sta accadendo sulle Alpi

di Alessandro Gonzatolunedì 4 agosto 2025
Meteo, figuraccia Bonelli-Fratoianni: cosa sta accadendo sulle Alpi
3' di lettura

Avvertite la Bonelli&Fratoianni, leader in spettacoli comici (stanziali e viaggianti): la compagnia deve modificare la locandina dello show. Da “Fa caldo? La prossima volta vota ecologista”, manifesto diffuso via social a inizio luglio, a “Nevica ad agosto? Grazie della fiducia”. A corredo – ma i creativi della ditta sapranno stupirci – suggeriamo l’immagine dei due con la carota al posto del naso, una sciarpina rossoverde al collo, berretto in testa e bottoncini con le effigi dei propri rappresentanti in Italia e in Europa, dalla Salis in giù (o in su, fate voi), senza dimenticare il Soumahoro eletto con Avs e poi finito nel Gruppo (fritto) Misto. Lo spettacolo dev’essere modificato perché ieri (3 agosto) sulla Marmolada è nevicato perfino a quota 2.500 e salendo a Punta Penia – fra Bolzano e Trento – sembrava Natale. Il termometro è sceso a meno due, ed era parecchio che da quelle parti non faceva così freddo in estate. Sabato poi – tutto documentato anche stavolta da dolomitesmeteo.it – è nevicato pure sul Piz Boè (che tocca anche il Bellunese) e nella zona del rifugio Puez, in Alto Adige.

Nessuno ovviamente ha votato ecologista, anche perché la (Angelo)Bonelli&(Nicola)Fratoianni punta più su attori che vogliono l’abolizione delle carceri o che dal carcere puntano a uscire grazie alle elezioni: semplicemente non è accaduto nulla di quanto preconizzato dagli allarmisti del meteo, gli Angeli, pardon i cavalieri dell’Apocalisse. Anzi, la seconda metà di luglio e l’inizio di agosto sono stati decisamente freschi, soprattutto al Nord. A Milano, per dire, dove secondo la dem Laura Boldrini l’insegna “Generali” installata sulla Torre Hadid era crollata per il caldo – bufala smentita subito dai pompieri oltre che dal buon senso – a luglio la temperatura media è stata di 25,1 gradi, dato diffuso dalle stazioni meteorologiche. Altro che «fiammate a 50 gradi», come scrivevano eccitati a Repubblica! «Il caldo triplica i decessi, 500 morti a Roma e Milano in meno di 10 giorni», numeri sparati a caso e immediatamente sbugiardati dal Sismg, ovvero il sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera.

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A quella temperatura, diceva la voce fuori campo mentre Pina curava il marito con un impacco bollente, Fantozzi andava sempre in estasi mistica: questa volta gli apparve l’Arcangelo Gabriele che gli annunciò la sua prossima maternità. Balle spaziali riprese dal londinese Times (“Roma, città infernale”). La Stampa aveva avvertito: “Greta lancia l’allarme, è emergenza totale”. L’emergenza in effetti c’è, ma sembra di altra natura. Prima era “Fa caldo governo ladro”, ed è strano che in questi giorni nessuno sia tornato alla versione più ortodossa: veniamo da pioggia e 20-22 gradi su Veneto e Lombardia, maltempo in Toscana, scantinati allagati nelle Marche, acqua al centro-Sud. Ma come? Come ogni anno non era l’estate più calda da quando è stata inventata l’estate? Dovevamo andare a fuoco e siamo stati costretti e sfoderare di nuovo il golfino. Occhio però che in queste ore torna il gran caldo, e qualcuno – maledetti negazionisti!– obietterà che è normale dato che siamo in piena estate. Negazionisti e ingenui! Questi i titoli già sfornati, mentre altri sono ancora in preparazione: «Torna il caldo africano»; «Temperature alle stelle»; «Ecco la nuova ondata»; «Clima torrido con punte di 45 gradi», nulla però se confrontati con i 70-80 gradi che Legambiente qualche giorno fa aveva denunciato nei parchi giochi di Milano, e in effetti c’è stata un’infilata di bambini allo spiedo.

Chissà se nei prossimi giorni ci sarà «La più forte fiammata africana degli ultimi decenni o addirittura della storia», come aveva già vaticinato un paio di settimane fa un sito specializzato, ma in cosa è da capire. Magari Repubblica, andando indietro negli archivi di appena una ventina di giorni, riproporrà «le proteine del corpo umano che iniziano a denutrirsi». E però non bisogna pensare soltanto all’Italia. Ci pensa il Corriere della Sera ad ampliarci l’orizzonte, e ringraziamo sinceramente: «Nei Paesi nordici c’è un’ondata di caldo senza precedenti. Da due settimane oltre 30 gradi al Circolo Polare Artico». Pare che Bonelli e Fratoianni, sbarcati in infradito e bermuda col Panama in testa, stiano facendo campagna elettorale tra foche, orsi e renne.

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