Un tesoretto (un tesorone) di oltre due miliardi di euro, che è più o meno il pil del Burundi: e pure aumentato di 200 milioni in un anno appena, che fanno circa sedici milioni al mese, cioè 500mila euro al dì. È l'ammontare del conto salato, salatissimo, che abbiamo pagato nel 2024 sotto la voce “multe stradali”. Un verbale, complessivamente, da nord a sud, che non è nemmeno completo perché quella è giusta la cifra sborsata dalle famiglie, poi vanno aggiunti quasi 145 milioni di euro in sanzioni toccate alle imprese, 35,3 milioni di euro alle amministrazioni pubbliche e 890mila euro in capo alle istituzioni sociali private. La somma è un incasso che fa girare la testa (e magari non solo quella: per carità, sulla sicurezza al volante nessuno questiona, ma se andando a spulciare vedi che l'incidenza procapite incorona, di nuovo, il piccolo paesino di Colle Santa Lucia, in provincia di Belluno, coi suoi 2.154 euro sobbarcati ad abitante per una popolazione di solo 346 anime e un autovelox, quello del Passo Giau, che macina numeri da record e non da ora, il dubbio ti viene).
Niente da fare, la fotografia è impietosa. Non è una novità, non è la prima volta, epperò non ci scappa nessuno: a scattarla è il Centro studi Enti locali che ha comparato i dati del Mef (il ministero dell'Economia e della Finanza) e quelli dell'Istat. Automobilista avvisato, mezzo tassato. Che sia in città, che sia in provincia, che sia in uno di quei meravigliosi borghi piccini picciò che compongono il nostro Paese, l'andazzo oramai è lo stesso. E, infatti, l'andazzo è perfettamente in linea anche nei primi sette mesi di quest'anno che hanno già incamerato 860.353.976 euro i quali sì, apparentemente sembrerebbero sotto media ma che no, non lo sono affatto perché le amministrazioni più periferiche, in genere, non contabilizzano immediatamente i loro indici di bilancio e quindi è ragionevole pensare che quel totale ancora sotto il miliardo sia da rivedere abbondantemente al rialzo.
Autovelox spenti in tutta Italia: la data X e cosa devono fare i Comuni
Dal prossimo 18 ottobre tutti gli Autovelox installati lungo le strade italiane potrebbero essere spenti. L...Le classifiche all'inverso (quelle per cui è meglio non stare sul podio) sono almeno due: la prima riguarda gli esborsi procapite, la seconda quelli in termini assoluti. In rapporto alla popolazione vince (come già scritto), Colle Santa Lucia, e lo fa con uno scarto di poco più di 400 euro rispetto al Comune di Carrodano (nello Spezzino ligure) che chiede alle sue 465 anime 1.735 euro in media e con un avanzo leggermente superiore ai 500 euro sul comune di Rocca Pia, che invece si trova nei dintorni de L'Aquila, in Abruzzo, e ha un incasso mediano di 1.581 euro, anche se i suoi residenti sono appena 178.
Per quanto riguarda le grandi metropoli, toh, tra le prime dieci città in lista nove sono amministrate dal centrosinistra. Sarà un caso, ma togliendo Genova che oggettivamente è passata alla giuda dem da troppo poco tempo, rimane solo Palermo. Nel 2024 i milanesi hanno speso 204.577.099 euro in più (e nel 2025 altri 80.138.939); non va molto meglio ai romani che l'anno scorso ha messo mano al portafoglio per 158.906.663 euro (e quest'anno per 22.847.369); anche i torinesi hanno pagato 62.713.684 euro (un numero assai simile a quello richiesto ai fiorentini, 61.648.864 euro) dodici mesi fa, sborsando fino a giugno altri 28.174.920 euro sotto la Mole (e 28.411.292 sull'Arno). A Napoli l'esborso complessivo riguarda 42.923.895 euro (il parziale attuale è di 17.370.003 euro); a Bologna un'ulteriore fetta di 40.813.280 euro (20.775.869 euro per quest'anno non ancora concluso) ea Genova 36.714.735 euro (15.619.798 euro per il periodo corrente). Poi c'è Palermo, appunto, che totalizza un generale 26.389.442 euro, ma immediatamente dopo riprendono due amministrazioni di sinistra come Verona (23.585-995 euro chiesti ai suoi abitanti) e Padova (una cifra assai simile, 23.104.675 euro). Spiccio più spiccio meno, quando l'ordine di grandezza è questo non è che uno va a vedere il capello. Capirai che differenza fanno un paio di decimali.
Le famiglie italiane, sommando quando hanno pagato negli ultimi due anni e aggiungendo quanto stanno pagando per le multe stradali nel 2025, hanno già liquidato una somma che è di poco inferiore ai cinque miliardi (vale, sull'unghia, 4.591.151.976 euro), curiosamente il grosso delle sanzioni viene staccato nel mese di dicembre, che è quello più salato dell'anno sia nel 2023 che nel 2024 (mentre il mese più clemente, altrettanto curiosamente, è gennaio).