«Il Santo Padre stamattina ha ricevuto in Udienza»: una serie di nomi, poi ecco che compare «Em.mo Card. Raymond Leo Burke». Il Bollettino della Sala Stampa vaticana in una riga dà la notizia del fatto. Un’udienza privata, la prima del nuovo corso di papa Leone, con tutti i crismi dell’ufficialità, per il cardinale, punto di riferimento per il fronte “tradizionalista” americano, ma in realtà internazionale, che durante il pontificato di papa Francesco non ha avuto rapporti facili Oltretevere, per usare un eufemismo.
Sul tema dell’incontro e del colloquio vige, al momento, il massimo riserbo. I commenti nei siti d’informazione, soprattutto quelli Usa- e in particolare quelli vicini alle posizioni di Burke - ricordano semplicemente che il porporato, uscito dall’incontro con Leone XIV, si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni al riguardo e così ha fatto anche il portavoce vaticano. Ma si capisce che si è in attesa di saperne qualcosa di più. Il cardinale Burke, d’altra parte, non si è mai dimostrato reticente nel far conoscere le proprie idee e considerazioni, anche in netto contrasto con l’ufficialità o in controtendenza. Così come si evince dall’intervista rilasciata pochi giorni fa alla Stampa, in cui ha giudicato molto positivamente le iniziative diplomatiche del presidente Usa Donald Trump, andando ancora più in là.
La rete diplomatica di Leone XIV: ecco gli uomini chiave del Papa
Pace, pace, pace. Papa Leone XIV non si stanca di invocarla, di chiederla incessantemente. Lo ha fatto fin dalla sua pri...«Il risultato dell'incontro fra Trump e Putin è stato positivo. Si arriverà a un dialogo tra Leone XIV e Trump: parleranno per arrivare alla pace», ha infatti sostenuto, ricordando che «ho pregato molto per il buon esito Trump e Putin continueranno a dialogare e gli Usa possono avere un ruolo importante nel pacificare Gaza del colloquio di Anchorage. Recherà positivi effetti di pace fermando l'orribile guerra tra Russia e Ucraina». Al di là dei risultati concreti, in ogni caso il significato di questi incontri è proprio «il ritorno dello spirito del dialogo tra Occidente e Oriente come nei summit tra Usa e Urss durante la guerra fredda. Vedersi è già un risultato».
In molti, quindi, pensano che durante l’udienza di ieri il cardinale Burke abbia rinnovato al Papa il sostegno alla forte iniziativa di pace vaticana e che abbia insistito sull’opportunità di un dialogo diretto, in questo senso, con il presidente Trump. Ipotesi, ma corroborate dalle dichiarazioni dello stesso porporato. Nonostante l’ex cardinale Prevost e Burke si siano spesso trovati su posizioni diverse su molti temi, dall’inizio del pontificato di Leone XIV si è capito che l’intento sia quello di non creare contrapposizioni, ma dialogo e collaborazione, soprattutto su questioni nevralgiche quali la cessazione dei conflitti, tra tutti in Ucraina e a Gaza.
Su Kiev il giornale dei vescovi va contro la linea del Pontefice
Il quotidiano dei vescovi italiani contro la parola del Papa. O, per dirla ancora più chiaramente, linea -Zuppi (...Burke ha espresso apprezzamento e grande fiducia nei confronti del nuovo Pontefice. Che, dal canto suo, a giugno, ha scritto una calorosa e dettagliata lettera al cardinale, ringraziando il porporato statunitense per i suoi 50 anni di ministero sacerdotale, con un gesto che segna un notevole cambio di tono dopo anni di tensione tra Burke e papa Francesco.