Garlasco, sulla scena del crimine un Dna femminile

sabato 23 agosto 2025
Garlasco, sulla scena del crimine un Dna femminile

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Quante persone erano presenti sulla scena del delitto di Garlasco? Di certo, solo l'assassino. Ma secondo nuovi accertamenti, acquisisce sempre più credibilità la tesi di più complici. Ci sarebbero infatti una serie di elementi sotterrati nelle decine di migliaia di pagine della vecchia inchiesta. E da quegli atti spunta un Dna femminile, che non appartiene alla vittima Chiara Poggi. Nei primissimi sopralluoghi dei Ris di Parma, il materiale genetico è stato trovato sul pomello della porta a soffietto della cantina, dove il corpo della 26enne è stato gettato dopo l'omicidio. 

Ma non finisce qui. Altri campioni sono stati rinvenuti sulla leva del miscelatore del rubinetto del lavabo del bagno, dove l'assassino Alberto Stasi si sarebbe ripulito del sangue e sulla maniglia interna del portone d'ingresso. Come ricorda Rita Cavallaro sul Tempo, quel dna non appartiene a Chiara Poggi. Il dna della donna non è stato comparato per esclusione con i tamponi salivari prelevati all'epoca dei fatti a tutte le persone di sesso femminile frequentatrici di casa Poggi nei giorni precedenti all'omicidio. 

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Quel materiale biologico, tra l'altro, era stato trovato in punti chiavi della scena del crimine. Stasi, dal canto suo, aveva dichiarato che quando ritrovò il corpo senza vita della fidanzata, quella porta era chiusa e perciò dovette aprirla

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