L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele "non cambia niente per noi, la manifestazione di domani si basa su una serie di rivendicazioni che ad oggi non si sono realizzate: la sospensione della partita, l'esclusione di Israele dalla Uefa, la fine della complicità, sia della Figc che più in generale delle istituzioni locali e nazionali, nei confronti di Israele". Così a LaPresse il Comitato per la Palestina - Udine in vista del corteo di protesta in programma domani nella città friulana, che ospiterà la partita tra Italia e Israele valida per la qualificazione al Mondiale di calcio 2026. una tregua duratura ma le notizie che arrivano da Gaza e il contenuto dei trattati danno più l'idea del fatto che il percorso di pace è già minato in partenza". Di seguito vi proponiamo l'articolo di Alessandro Gonzato pubblicato su Libero lunedì 13 ottobre sulle tensioni che hanno scandito la vigilia della partita.
Zucche vuote nel pallone. Gli stessi violenti che hanno assaltato la polizia a Bologna e prima distrutta la stazione di Milano preparano il campo di battaglia a Udine dove domani sera – la città è blindata – è in programma Italia-Israele. A guidare la nuova intifada saranno i Giovani Palestinesi i quali martedì scorso a Bologna hanno omaggiato la strage islamista del 7 ottobre, manifestazione non autorizzata, nemmeno dal cervello, ma basta non evitare per aggirare il divieto. A Milano, invece, altri delinquenti hanno spaccato i denti a diversi agenti.
“Show Israel the red card”, hanno scritto sui social i pasdaran, “Mostra il cartellino rosso a Israele”, e nella grafica c'è gente con kefiah e velo che schiuma rabbia. Il ritrovo è fissato alle 17.30 in piazza della Repubblica, a sei chilometri dallo stadio. L'osservatorio sulle manifestazioni sportive ha assegnato il grado più alto di rischio. Al corteo sono attese 10mila persone e la prefettura ha spiegato che c'è la concreta possibilità che entrino in azione «frange violente». Ci sarà il movimento di estrema sinistra “Potere al popolo”, che ha chiamato a raccogliere le truppe: «Questa partita non s'ha da fare», si legge nel comunicato. «Ospitare la nazionale israeliana significa legittimare l'occupazione della Palestina». “Potere al Popolo” ha inoltre annunciato mobilitazioni anche davanti alle sedi della Rai e del Coni, e però è attorno allo stadio che si teme il peggio.
PIPPO
Palestina libera «dal fiume fino al mare», il desiderio di veder «volare la testa di Netanyahu» ...Prima la sinistra ha provato a boicottare la partita: ha iniziato il sindaco dem di Udine, Alberto De Toni, ea seguire onorevoli del Pd, dei 5Stelle e di Avs hanno rilanciato. Poi, quando è stato confermato l'incontro – peraltro decisivo per la qualificazione al Mondiale dell'anno prossimo – le sigle antagoniste hanno pianificato la guerriglia. Udine non è facile da raggiungere come Bologna o Milano, ma dovrebbero arrivare rinforzi dall'estero oltre che dalle zone “rosse” del Veneto, come Padova e il Veneziano, dove prolifera la delinquenza dei centri sociali.
Sfilerà pure il movimento “Possibile”, che dopo aver lanciato una raccolta firme per sabotare la partita in queste ore insiste via mail: «Il match continua a essere una vergogna, un affronto alla memoria delle vittime civili, uno dei modi con cui tentano di lavare un genocidio attraverso lo sport. Se ti scriviamo è perché scenderemo in piazza con la nostra segretaria nazionale, il capogruppo di Avs-Possibile e la nostra comunità di Udine, insieme al Comitato per la Palestina Udine, Comunità Palestinese Fvg e Veneto, Odv Salaam Ragazzi dell'Olivo Comitato di Trieste, Bds Italia, Calcio e Rivoluzione e centinaia di realtà che da tutta Italia hanno aderito al corteo».
La zona dello stadio “Friuli” sarà considerata “rossa”, e lo sarà in tutti i sensi: attorno sono state posizionate barriere di cemento per permettere un primo filtraggio. A supporto delle forze dell'ordine ci sarà il Mossad, i servizi segreti israeliani. Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, spiega che «gli inquirenti sono al lavoro per capire se dietro ad alcune azioni apparentemente coordinate ci sia una regia unitaria». Sulla partita di Udine invece sottolinea che «verrà assicurata una cornice di sicurezza molto importante. Massima attenzione», evidenzia, ma per ora non vuole lanciare allarmismi.
Sennonché a Udine molti commercianti abbasseranno la saracinesca già dopo pranzo. Altri non la alzeranno proprio. La polizia ha consigliato di parcheggiare le auto lontano dal percorso del corteo. In arrivo anche gruppi che si rifano alla Global Sumud Flotilla, il circo galleggiante che in nome dell'emergenza alimentare a Gaza ha flottato per un mese da Barcellona al mare blu di Creta senza consegnare nemmeno una scatoletta di tonno. “Scendi in campo per la Palestina – mobilitazione nazionale”; “Tiamo ancora la Palestina”; “Caccia Israele da tutto” (“Caccia Israele da ogni cosa”), “Palestina libera”, “Palestina dal fiume al mare”. I muezzin hanno preparato le grida di battaglia. Le guardie armate potrebbero colpire di nuovo.