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La valvola diventa un proiettile. Muore operaio di Foggia

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Domenico Ciccorelli, 39 anni, stava smontando una vecchia bombola di ossigeno quando gli è esplosa in faccia

Roberto Amaglio
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Non si ferma la striscia di sangue sul posto di lavoro. Questa mattina, infatti, un operaio di 39 anni è morto a Foggia a causa dello scoppio della valvola di una bombola. Domenico Ciccorelli, dipendente della Tullio Rottami con sede al Villaggio Artigiani nel capoluogo dauno, era in un deposito rottami e, secondo le prime ricostruzioni, stava smontando una vecchia bombola di ossigeno per poi recuperarne il ferro quando la valvola è esplosa colpendolo fatalmente in pieno volto. Ricostruzioni – Secondo i primi rilievi svolti dalla polizia e dai vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo, la vittima, in compagnia di un altro dipendente della ditta, stavano smontando il gruppo valvolare di una bombola di gas che poi sarebbe stata tagliata con la fiamma ossidrica in più parti per recuperare il ferro. Molto probabilmente all'interno della bombola vi era ancora del residuo di ossigeno che è partita come se fosse stato un proiettile. La bombola ha colpito in pieno volto l'operaio, uccidendolo all'istante, ed è andata a cadere a oltre duecento metri di distanza dall'azienda di recupero rottami, finendo nel cortile esterno di una ditta di automobili. Sul posto poco dopo i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'operaio, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia. Gli investigatori dovranno accertare se l'operaio era al lavoro in tutta sicurezza e, soprattutto, come mai all'interno della bombola vi fossero ancora residui di ossigeno. Statistiche – Prosegue quindi l'annus horribilis del lavoro italiano: dopo i dati confortanti registrati nell'ultimo quinquennio, nei primi quattro mesi del 2010 i decessi sono stati 141 casi. E in questo secondo quadrimestre il trend non sembra essersi arrestato.

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